La Casata dei Lupi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
INDICE
La Stirpe INDICE GENERALE
2 L'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero
6 Rappresentanti odierni della famiglia
| I PERSONAGGI ILLUSTRISan Lupo di Troyes vescovo e Santo Ieul, Toul, Francia ca. 383 - 478 d.C.
San Lupo di Troyes (ca. 383 - 478 d. C.), protettore dell'omonimo comune in provincia di Benevento, nacque a Ieul, presso Toul in Francia da una famiglia aristocratica gallo-romana, verso il 383 dopo Cristo. Figlio di un nobile della città di Toul, (Eparchio, Eparchius, Epirochio Franconio), esponente dell'alta nobiltà franca di origine senatoriale, entra presto nell'entourage del governatore (e futuro vescovo) San Germain d'Auxerre] e si sposa con Pimeniola, una sorella di Sant'Ilario d'Arles. Dopo sette anni di matrimonio i due coniugi decidono di comune accordo di consacrarsi alla vita sacerdotale e di divenire l'uno monaco, l'altra suora. Recenti studi [1] sulla sua famiglia, ne hanno ricostruito la derivazione dalle famiglie senatoriali romane dei Virii Lupi e dei Rutilii Lupi. Il genealogista seicentesco parmense Ippolito Calandrini nella sua opera "Il publio Svezzese, ovvero, Historia Dell’Antichissima e Nobilissima Famiglia degli Illustrissimi Signori de’ Lupis Marchesi di Soragna e vita Del Glorioso S. Lupo Vescovo e confessore", stampata a Parma nel 1653, fa discendere da un suo fratello, Sisulfo (o Gisulfo) (morto dopo il 448) la STIRPE LUPORUM - La Stirpe dei Lupi, da cui originarono alcune nobili casate italiane, tra cui i Lupis e i Serlupi [2]. La vita Lupo diviene monaco nel vicino monastero di Lerins (oggi Isola di Sant'Honorat) nel 426, dove prenderà i voti anche un suo fratello, San Vincenzo di Lèrins. Organizza presto un concilio nella sua città e viene scelto dai suoi superiori, insieme a San Germain d'Auxerre, per andare in Gran Bretagna a predicare contro l'eresia pelagia, che si stava rapidamente diffondendo nel Paese. Secondo la tradizione, passando per Nanterre, i due incontrano la giovane Santa Geneviève alla quale Germain dona simbolicamente una moneta, prima di consacrarla a Dio. Nel 451, Santa Geneviève a Parigi e San Lupo a Troyes proteggono eroicamente le loro città contro Attila e le sue armate. In un primo momento Lupo decide di inviare ad Attila alcuni membri del clero locale, suoi collaboratori, tra cui Memorius e Camèlien, ma ottiene soltanto che Attila li massacri. Camelièn soltanto sopravviverà alle ferite e diverra il successore di San Lupo sulla cattedra vescovile di Troyes. San Lupo decide allora di recarsi personalmente ad incontrare Attila e riesce a convincerlo a risparmiare la città di Troyes e a ritirare le sue truppe. Ma dopo il passaggio degli Unni la regione, messa a ferro e fuoco, si spopola e San Lupo viene costretto a rimettere il suo incarico vescovile e a a trascorrere due anni recluso sul monte Lansuine (a 15 km. da Troyes) e altri due a Macon, dove gli vengono attribuiti numerosi miracoli. Riprende infine la sua cattedra episcopale e muore a Troyes nel 478 (oppure l'anno successivo, secondo alcune fonti). Nel 570 i Re Gontran e Chilperico, verranno a giurarsi pace reciproca sulla sua tomba. I resti di San Lupo verranno però profanati e dispersi durante la Rivoluzione Francese, nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 1794, da un manipolo di rivoluzionari giacobini, ad eccezione di una porzione del cranio che tutt'ora si conserva e si venera come reliquia nella cattedrale di Troyes. San Lupo di Troyes viene invocato contro la possessione del demonio, la paralisi e l'epilessia. Alla stessa famiglia di San Lupo di Troyes appartennero anche diversi altri Santi e Vescovi dello stesso nome, tra cui
Il culto del francese San Lupo si è esteso fino all'Italia Meridionale. È, infatti, patrono della cittadina di San Lupo (Benevento), che da lui prende il nome e che lo venera dal 27 al 29 luglio con una processione del grano.
Note
e aggiunge che Sisulfo (o Gisulfo) dopo la morte del fratello San Lupo, vescovo di Troyes: Bibliografia
Collegamenti esterni
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INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO
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marchese don Paolino Lupis Correale Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri
conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Stemma Lupis di Grotteria tratto da un antico stemmario manoscritto (Archivio marchesi Lupis Crisafi, Siderno)
marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona 1781 - 1853 Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri
Palazzo Lupis Giovinazzo
Palazzo Lupis Grotteria Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI
Carta del Feudo di Castania Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo
Albero genealogico dei Lupis di Gravina per il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645
Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa
Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
I Lupis nella Rivista Araldica “Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986
I Lupis nella Rivista Nobiliare
I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana "Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana
I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee
Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta
Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano
Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
marchese don Paolino Lupis Correale Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri
conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona 1781 - 1853 Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri
Palazzo Lupis Giovinazzo Capitano barone Giovanni Lupis von Rammer Inventore del siluro
Palazzo Lupis Grotteria Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Carta del Feudo di Castania Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo
Albero genealogico dei Lupis di Gravina per il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645
Donna Diana Macedonio dei duchi di Grottolelle, baroni di Poligori
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana I Lupis nella Rivista Araldica “Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986
I Lupis nella Rivista Nobiliare
I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana "Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta
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