La Casata dei Lupi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
INDICE
La Stirpe INDICE GENERALE
2 L'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero
3.1.1 La Linea di Soragna, Padova e Malta 3.1.2 Le Linee di Piemonte, Toscana, Umbria e Roma
3.2.2 La Linea di Molfetta (BA) 3.2.3 Le Linee di Dalmazia e Fiume
6 Rappresentanti odierni della famiglia
6.1.4 Palermo di Santa Margherita
7.1 Genealogia di San Lupo di Troyes 7.2 Genealogia della famiglia Romana dei Virii Lupi 7.3 Genealogia della Stirpe Luporum 7.4 Genealogia dei de'Lupis di Malta 7.5 Genealogia dei Lupi o Lupis di Acqui, conti di Moirano 7.6 Genealogia dei Lupi di Bergamo 7.7 Genealogia dei de Luna d'Aragona
|
Grotteria Il nuovo sito di Palazzo Lupis: : www.palazzolupis.it Membri dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Find Calabria Vacation Rentals on FlipKey Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona a Grotteria. Part. dello stemma in pietra bianca sulla facciata, con i quarti (da sinistra in alto, in senso orario) Lupis, Macedonio, Palermo di Santa Margherita e Sanseverino di Càlvera e San Donato. "Sul tutto" (al centro) lo stemma d'origine (o "antico") della casata, "il lupo d'oro rampante in campo azzurro che regge nella zampa destra una rosa araldica di rosso"
Il portale di Palazzo Lupis a Grotteria, opera di scalpellini di Serra San Bruno del XVII secolo, somontato dai due stemmi delle famiglie che ne hanno percorso la proprietà e la storia; sotto quello dei De Luna d'Aragona - Manso - Amato, famiglie estintesi in quella degli attuali proprietari, i Duchi Lupis Macedonio, il cui stemma sormonta quello dei precedenti proprietari e ai quali il Palazzo pervenne nel secolo XVII a seguito di una serie di complicate alleanze matrimoniali. Sulla sinistra in cima alla scalinata l'ingresso della cappella gentilizia del Palazzo, dedicata a Santa Maria Lauretana
L'altare della cappella gentilizia del Palazzo, dedicata a Santa Maria Lauretana
Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona di Grotteria (sec. XVI-XIX) in un particolare ingrandito da una foto d’epoca scattata prima del 1908
Palazzo Lupis di Grotteria (a sinistra) in una foto d'epoca scattata in occasione della processione di Ognissanti in Piazza M.se Domenico Lupis . Palazzo Lupis di Grotteria - i saloni delle boiseries
News/aggiornamenti: 25 settembre 2011 - Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona di Grotteria nel nuovo volume sulle Dimore Storiche calabresi, a cura dell'ADSI - sezione Calabria. Nella splendida cornice di Villa Zerbi a Taurianova è stato presentato al pubblico il nuovo volume Dimore Storiche in Calabria, che rappresenta il primo censimento - soprattutto fotografico - delle dimore di rilevanza storica e proprietà dei privati nella nostra Regione. Frutto di diversi anni di lavoro della sezione calabrese dell'ADSI- Associazione Dimore Storiche Italiane il libro splendidamente illustrato presenta le immagini e le schede riassuntive di quasi quaranta dimore private articolate nelle diverse provincie calabresi, che rappresentano un patrimonio unico da tutelare e difendere nell'interesse di tutti. La scheda dedicata al Palazzo dei Duchi Lupis Macedonio a Grotteria si trova alle pagine 93-95.
30 ottobre 2010 - scheda aggiornata della Casata Lupis di Grotteria nella nuova edizione (XXV edizione, 2015-2019) del Libro d'oro della nobiltà italiana
******************************************************************************* Edificato dalla famiglia feudataria dei de Luna d'Aragona, il palazzo risale con certezza documentaria al XIV secolo. Venne in potere della famiglia Lupis per una serie di intricate alleanze ereditarie matrimoniali, attraverso le famiglie de Luna, appunto, poi Amato, Infusini e Manso, tutte estintesi nei marchesi Lupis [5] [6]. Recenti studi hanno stabilito che sorgeva sul sito della piccola chiesa di Sant'Antonio, della quale gli scavi effettuati hanno messo in luce l'antica cripta nel centro del cortile interno del Palazzo. Sorge nella piazza già intestata al marchese Domenico Lupis Crisafi, nel quartiere detto di Castello, nel Centro Storico, ed appartiene alla Fondazione istituita dai discendenti del ramo Lupis-Macedonio, il duca e la duchessa di San Donato. Ospita anche la sede dell'Istituto Internazionale GenMareNostrum per lo Studio dei Ceti Dirigenti del Mediterraneo. ************** Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona, at Grotteria, in Calabria, south of Naples. The de Luna d'Aragona family acquired the lands surrounding Grotteria and constructed the Palazzo in 1433, incorporating pre-existing buildings, including the "cripta" of the ancient Church of Sant'Antonio. They held the feudality of Grotteria till the end of the XIV century. Throught the families of Amato, hereditary patrician of Amantea, and de Manso-Infusini, Marquises of Villa, the Palazzo descended directly to the current Duke of San Donato, including the Lupis estates: on the Palace facade can be seen the coat of arms of the Marquises Lupis, dukes of San Donato and barons of Castania and Cuzzoghieri, join to the one of de Luna d'Aragona family , Barons Amato and Marquises de Manso-Infusini. The Palace also host the headquarter of the 'Istituto Internazionale GenMareNostrum per lo Studio dei Ceti Dirigenti del Mediterraneo.
Stemma Lupis Macedonio Palermo Crisafi nell'androne di Palazzo Lupis a Grotteria (RC)
Sotto: la scalinata che porta al piano nobile. A sinistra si intravede il busto del Generale, marchese don Orazio Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita, in fondo quello del Capitano, barone Giovanni Lupis von Rammer (1813-1875), inventore del Siluro.
Sopra e qui sotto, due immagini del cortile interno di Palazzo Lupis a Grotteria, Nel pavimento si intravede la botola, oggi chiusa da una lastra di vetro, da cui si accedeva alla antica cripta della preesistente chiesa medievale di Sant'Antonello, poi trasformata nella "fossa" del carcere baronale degli antichi feudatari, la famiglia de Luna d'Aragona. Sullo sfondo il busto del Barone Capitano Giovanni Lupis von Rammer, inventore del siluro.La vetrata a piombo riporta lo stemma di famiglia della casata Lupis: "d'azzurro, ai due lupi d'oro controrampanti, linguati di rosso, che reggono un cuore dello stesso".
Scorcio della Biblioteca di Palazzo Lupis a Grotteria (RC), che raccoglie quasi ottomila volumi. Sul soffitto lo stemma dipinto dei Duchi di San Donato, i Marchesi don Marco e donna Silvia Lupis Macedonio Palermo dei Principi di Santa Margherita, attuali proprietari del palazzo.Sotto, In primo piano il busto di donna Diana Macedonio dei duchi di Grottolelle, baronessa di Poligori (1795 - 1881
Sopra: L'anticamera della Biblioteca: sotto: l'arco di accesso (ancora in restauro) con gli stemmi in legno dipinto dei Lupis e delle famiglie alleate. da sinistra: stemma Palermo, principi di Santa Margherita, Macedonio, duchi di Grottolelle, Lupis e Sanseverino, duchi di San Donato.
I saloni
Particolare del mappale catastale di Grotteria, foglio 14: Il sito di Palazzo Lupis in Piazza Domenico Lupis
Foto aerea di Palazzo Lupis
Ritratto dell'avvocato marchese don Domenico Lupis Crisafi (1829-1880), a destra il suo busto in Palazzo Lupis a Grotteria
La Piazza dove sorge Palazzo Lupis è intestata al Marchese Domenico Lupis Crisafi, Storico e Numismatico (1829-1880)
La saletta gialla, o "degli antenati"
Alle pareti della saletta gialla, i ritratti degli avi. Da sinistra in alto: donna Maria Macedonio dei Duchi di Grottolelle; donna Giuditta Lupis Macedonio dei Baroni di Castania e Cuzzoghieri; il Barone don Giovanbattista Palermo dei Principi di Santa Margherita, marito di donna Maria Macedonio; don Alfonsino Lupis Macedonio dei Baroni di Castania e Cuzzoghieri (morto bambino e così ritratto). In basso, da sinistra, S.E. il Marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° Barone di Castania e Cuzzoghieri, Duca di Grottolelle "maritali nomine"; la consorte donna Lauretana Macedonio, 8a Baronessa di Poligori e 7a Duchessa di Grottolelle; donna Rosa Macedonio dei Duchi di Grottolelle.
La quadreria degli antenati "storici" Nella prima metà dell'Ottocento, al fine di celebrare la storia comune della Casata con gli altri rami della "Luporum Stirpe", in particolare con il ramo comitale di Bergamo, il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona (* Grotteria 6-1-1781, + ivi 1853) 7° barone di Castania e Cuzzoghieri, Conte Palatino, Conte e Cav. del S.R.I, duca di Grottolelle "maritali nomine", fece realizzare una serie di copie dei ritratti degli esponenti più celebri di quel ramo "cugino" , destinandoli al salone principale di Palazzo Lupis-de Luna d'Aragona a Grotteria (attualmente ancora oggetto di un lungo restauro perchè gravemente danneggiati da una infiltrazione d'acqua nel periodo in cui il Palazzo rimase disabitato). Come osserva lo storico Gabriele Medolago, nella sua opera Il Castello di Cenate Sotto e la Famiglia Lupi, 2003, pp. 181-192: "Questi dipinti vennero realizzati secondo un’ottica di glorificazione della famiglia, infatti non vi sono solo gli antenati di un ramo, ma i personaggi illustri di tutta la famiglia, compresi quelli di altre linee, anche molto distanti." Oggi gli originali di molti tra questi riratti sono conservati nel Museo Morando-Bolognini a S.Angelo Lodigiano, dopo l'estizione del ramo bergamasco. Da sinistra: .- Antonio Lupis; Cav. Cesare Lupis; Conte Filippo Lupis, Giov. Antonio Lupis, vescovo di Tarvisio.
Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata'', Palazzo Lupis, Grotteria, copia ottocentesca dell'originale (proveniente da Palazzo Lupis di Bergamo, oggi conservato nel Museo Morando-Bolognini a S.Angelo Lodigiano). A sinistra il bozzetto preparatorio, opera di ignoto artista locale del XVIII secolo (Archivio Duchi Lupis-Macedonio, Grotteria). Ritratto del conte Vitorio Orazio Francesco Angelo de' Lupis di Bergamo, Palazzo Lupis, Grotteria, copia ottocentesca dell'originale (proveniente da Palazzo Lupis di Bergamo, oggi conservato all'Accademia Carrara). Sopra, a sinistra, il bozzetto preparatorio, opera di ignoto artista locale del XVIII secolo. A destra una foto d'epoca del quadro scattata attorno al 1920. (Archivio Duchi Lupis-Macedonio, Grotteria). VITTORIO ORAZIO FRANCESCO ANGELO LUPI 1627-1686 Nacque da Corrado e da Giulia Locatelli il 9 ottobre 1627 in Pignolo e fu chiamato Vittorio in memoria del cugino morto da pochi mesi. Sposò Angela Anna de Lupis o Lupi, sua parente. Vi è una lettera anteriore al 1680 di Antonio Lupis (il celebre letterato, appartenente al ramo pugliese della casata) a lui diretta a Bergamo nella quale parla della morte di una figlia [1] Con lo scrittore molfettese, suo congiunto, il conte Vittorio fu in stretto e affettuoso contatto e lo ospitò diverse volte sia a Bergamo che nel castello di Cenate. In una sua opera (A. Lupis, "La curiosità ..." pag. 204-205) Antonio Lupis dice che nel 1650 il conte Vittorio fu vestito solennemente Cav. di Spagna, e probabilmente il ritratto celebra questo avvenimento, portando infatti proprio la data del 1650.
Fu nel Consiglio di Bergamo nel 1653, 1656, 16581662, 1664-1665, 1666, 1667-1668, 1670-1671, 16731674, 1676-1677, 1679-1680, 1682-1683, 1685-1686, 1689,1692-1693. Fu fra i presidenti della Misericordia Maggiore di Bergamo nel 1672 e 1678 e Membro dell'Amministrazione del Luogo Pio della Pietà Colleoni nel 1673,1678 e 1683. Fece parte della Confraternita della Carità di Bergamo dal 1663 alla morte. All'elezione di Nicolò Segredo a doge di Venezia egli fu fra i cavalieri che accompagnarono il dottor Carlo Casali, uno dei due ambasciatori, scelti il 25 agosto 1675 o 1685. Un'attestazione dello febbraio 1675 ricorda come fu eletto più volte abate della città, prima dignità della stessa, più volte deputato alle paci, alle acque ed al monte dell'Abbondanza, provveditore di Sanità, cariche assegnate dal Maggior Consiglio. Aveva beni a Bergamo, Cenate e Calcìnate. Fu fra gli amministratori dell'eredità di Antonio Rizzi per la confraternita del Santissimo Sacramento di Pignolo. Spirò "all'ora dei vespri del tramonto" del 27 giugno 1686 in Pignolo, il 28 fu deposto dopo i vespri nel sepolcro di famiglia in cattedrale [1] Troviamo varie lettere mandate a lui da Antonio Lupis: lettere anteriori al 1675 a Bergamo e dal Castello Lupis di Cenate (Lupis “il Plico…” pag. 30, 42, 61, 135, 229), dove fu anche ospitato. Lettera anteriore al 1697 a Cenate (Lupis, “La curiosità…” pag. 204-205. Si dice che nel 1650 fu vestito solennemente Cav. di Spagna, e probabilmente il ritratto celebra questo avvenimento, portando infatti proprio la data del 1650. Ne “Il Corriere…” a pag. 4 Antonio Lupis ricorda la morte della figlia.
La saletta da pranzo, o "del camino" Scorcio del camino ottocentesco in legno, sormontato dal ritratto ad olio del marchese Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° Barone di Castania e Cuzzoghieri. Sotto, particolare dello stemma intagliato.
L'antica cucinaSopra: l'antica cucina di Palazzo Lupis a Grotteria. Sotto particolare del pavimento con le piastrelle di cotto secentesche, ciascuna con impresso lo stemma della Casata Lupis. La camera "ducale" o "del baldacchino"La camera da letto "ducale" detta anche "del baldacchino", con lo stemma Lupis ricamato. Sotto, particolare dello stemma.La camera da letto "orientale"
Palazzo Lupis, Grotteria - Pianta del Piano Terra Palazzo Lupis, Grotteria - Pianta dell'ammezzto Palazzo Lupis, Grotteria - Pianta del Piano Nobile Palazzo Lupis, Grotteria - Pianta del Secondo Piano
Busto del Marchese avv. Giovanbattista Lupis (1799 - 1877), Palazzo Lupis, Grotteria
Note
: Fonti Archivistiche e Bibliografiche
La famiglia Lupis di Grotteria è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, (cenno storico nell'Edizione XIX, volume 20, pagg. 1807-1813), nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili e Notabili Europee, a partire dalla XIII edizione e nell' Elenco dei Titolati Italiani La Famiglia è iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana.
marchese (m.) barone di Castania e Cuzzoghieri (m.), patrizio di Giovinazzo (m.) e il trattamento di Don e Donna.
La Casata Lupis nei principali repertori nobiliari italiani
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee I Lupis nella Rivista Araldica I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana (nuova serie) "Collage" grafico dei vari rami della Casata Lupis riportati
Collegamenti esterni
Contacts and suggestions: palazzo@lupis.it NOTA SUL COPYRIGHT: Tutto il materiale pubblicato in questo sito è rilasciato sotto licenza GNU GFDL Copiare o tradurre, totalmente o parzialmente, il contenuto di questo sito internet e il relativo base dati elettronico è permesso, con obbligo di citazione dello stesso. All text in this site is available under the terms of the GNU Free Documentation License. Copying or translating the contents of this internet site and its associated database, in whole or part, is granted under the terms of the GNU Free Documentation License
INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO
|
marchese don Paolino Lupis Correale Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri
conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Stemma Lupis di Grotteria tratto da un antico stemmario manoscritto (Archivio marchesi Lupis Crisafi, Siderno)
marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona 1781 - 1853 Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri
Palazzo Lupis Giovinazzo
Palazzo Lupis Grotteria Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI
Carta del Feudo di Castania Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo
Albero genealogico dei Lupis di Gravina per il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645
Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa
Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
I Lupis nella Rivista Araldica “Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986
I Lupis nella Rivista Nobiliare
I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana "Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana
I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee
Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta
Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano
Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana
marchese don Paolino Lupis Correale Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri
conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona 1781 - 1853 Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri
Palazzo Lupis Giovinazzo Capitano barone Giovanni Lupis von Rammer Inventore del siluro
Palazzo Lupis Grotteria Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Carta del Feudo di Castania Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo
Albero genealogico dei Lupis di Gravina per il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645
Donna Diana Macedonio dei duchi di Grottolelle, baroni di Poligori
I Lupis nell'ultima edizione XXV , 2015-2019, , del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana I Lupis nella Rivista Araldica “Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986
I Lupis nella Rivista Nobiliare
I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana "Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee
Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637
Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta
|