La Casata dei Lupi

 

 

INDICE

 

La Stirpe
I rami estinti
I rami vitali
Gli attuali

rappresentanti

Le famiglie alleate

I personaggi illustri

Il Libro d'Oro

La Rivista Araldica

L'Elenco dei Titolati

L'Albo d'Oro

L'Annuario

Il Palazzo

Le genealogie

Stato completo

della Casata

INDICE GENERALE

1 La tradizione

 

2 L'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero

 

3 Le varie Diramazioni

 

3.1 I Rami estinti

*      3.1.1 La Linea di Soragna, Padova e Malta

*      3.1.2 Le Linee di Piemonte, Toscana, Umbria e Roma

*      3.1.3 La Linea di Bergamo

*      3.1.4 La Linea di Trento

 

3.2 I Rami vitali

*      3.2.1 Il Periodo Pugliese

*      3.2.2 La Linea di Molfetta (BA)

*      3.2.2 1 La Linea di Gravina in Puglia  (BA)

*      3.2.3 Le Linee di Dalmazia e Fiume

*      3.2.4 La Linea di Ferrara

*      3.2.5 La Linea Siciliana

*      3.2.6 La Linea Calabrese

 

4 Santi e Beati Lupis

 

5 La titolatura

 

6 Rappresentanti odierni della famiglia

 

6.1 Le famiglie alleate

*      6.1.1 Ruspini

*      6.1.2 De Luna d’Aragona

*      6.1.3 Macedonio

*      6.1.4 Palermo di Santa Margherita

*      6.1.5 Falletti

*      6.1.6 Crisafi

*      6.1.7 Manso

 

 

 7 Genealogie

*      7.1 Genealogia di San Lupo di Troyes

*      7.2 Genealogia della famiglia Romana dei Virii Lupi

*      7.3 Genealogia della Stirpe Luporum

*      7.4 Genealogia dei de'Lupis di Malta

*      7.5 Genealogia dei Lupi o Lupis di Acqui, conti di Moirano

*      7.6 Genealogia dei Lupi di Bergamo

*      7.7 Genealogia dei de Luna d'Aragona

*      8 Collegamenti esterni

 

9 Fonti

 

10 Personaggi illustri

    *     10.1 Publius Rutilius Lupus

    *     10.2 San Lupo di Troyes

    *     10.3 Bonifacio de Lupis

    *     10.4 Bisanzio Lupis

    *     10.5 Antonio Lupis

    *     10.6 Orazio Lupis

    *     10.7 Domenico Lupis

    *     10.8 Giovanni Luppis

    *     10.9 Giuseppe Lupis

   *     10.10 Gen. Orazio Lupis

 


 

STIRPE LUPORUM

I rami estinti

 

La Linea di Soragna, Padova e Malta

Tra le linee estinte, la più nota delle antiche diramazioni fu appunto quella di Soragna, che ebbe il titolo marchionale su quella terra e, estintasi nel XIV secolo nella cremonese famiglia Meli, formò l'attuale famiglia Meli Lupi, principi di Soragna e principi del Sacro Romano Impero, rappresentato oggi da Sua Altezza Serenissima il N.H. Marchese don Diofebo VI, 10° Principe di Soragna, Principe del S.R.I. con il trattamento di Altezza Serenissima, Grande di Spagna di Prima Classe, Patrizio Veneto e Nobile di Bologna; Cavaliere d’Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, Commendatore di juspatronato del Sovrano Militare Ordine di Malta e Cavaliere di Giustizia dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

La Camera nuziale nella Rocca dei Lupi di Soragna (PR)

The castle of a dynasty of warriors, built during the strife-torn 14th century in an area heavy with mystery, Soragna was subsequently transformed into one of the loveliest aristocratic dwellings in all Emilia, with fine fresco cycles and a delightful garden. It is still inhabited by the descendants of those who originally built it.
 

Il più antico documento superstite nel quale si parla del titolo di marchese di Soragna e della Stirpe dei Lupi è un diploma di Re Liutprando dell'VIII secolo, precisamente in data 8 agosto 712.
Del titolo di Marchese di Soragna, dato sempre sotto forma di investitura feudale di origine imperiale, sono sempre stati investiti tutti i rappresentanti maschi della famiglia, fino al
13 giugno 1495, quando Bonifacio de' Lupis (morto tra il 24 gennaio e il 4 febbraio
1497), Marchese di Soragna, istituì la primogenitura a favore del figlio Diofebo.

 

 

 

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Guido I de' Lupis, marchese di Soragna, fu Podestà di Parma, Reggio e Brescia (1202).

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Roberto o Eberto de' Lupis, , marchese di Soragna, fratello del precedente, fu Giudice Imperiale in Puglia, dove si trasferì. Fu il capostipite dei rami di Puglia, Calabria e Sicilia

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Goffredo de' Lupis, marchese di Soragna (morto dopo il 1261) , figlio di Guido I, fu  Cavaliere dell'Ordine dei Templari, così come l'omonimo pronipote (figlio di Ugolino, di Guido II, di Guido I), morto dopo il 1361. Goffredo, chiamato anche Gotifredo, fu tra i primi ad entrare nell'Ordine dei Templari quando questi si stabilirono a Parma. Risulta ancora vivente nel 1255 a Napoli. Da Fra Salimbene (nella sua Chronica, in Monumenta historica etc. 185, pag. 161) è detto:" ...magnus et potens in Ordine Templarorum, et multum reputatus, eo quod marchio esset". cfr. Bruno Colombi, Soragna Feudo e Comune, Parma, 1986, pag. 306

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Sopramonte de' Lupis, marchese di Soragna, (n. prima del 1198 - 1250), fu podestà di Mantova nel 1243 e 1244 e di Milano nel 1249. Combattè con i guelfi contro l'imperatore Federico II.

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Ugo de' Lupis, marchese di Soragna,  (n. prima del 1227 - 1246/1252) fu podestà di Cremona nel 1229, di Siena nel 1231, di Pisa nel 1232-1233 e di Ravenna nel 1234. Di parte guelfa fu coinvolto in una congiura contro l'imperatore Federico II nel 1245 e dovette lasciare i propri possedimenti.

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Rolando o Rolandino de' Lupis, marchese di Soragna, (n. prima del 1234 - 1256) fu podestà di Pistoia nel 1234 e nel 1236 , di Siena nel 1238, di Novara nel 1249 e di Mantova nel 1252 e nel 1256.

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Bonifacio de' Lupis, marchese di Soragna, (n.1256 circa - prima del 1327) fu podestà di Reggio Emilia nel 1286, di Pistoia nel 1294, di Milano nel 1302. Nel 1305 insieme al fratello Rolandino fu cacciato da Soragna dai Correggio di Parma, accolto dagli Estensi a Reggio Emilia. Dopo la caduta dei Correggio fu di nuovo cacciato da Soragna dal popolo di Parma nel 1311. Nel 1318 occupò la rocca di Castellina dei Pallavicino.

 

 

                                                                         

 

 

Picca e Alabarda con lo stemma Lupis, conservate nella Sala delle Armi della Rocca di Soragna

 

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Ugolotto de' Lupis, marchese di Soragna, (n.1283-1351 era vicario imperiale a Cremona nel 1333. Con il cugino Raimondino ottenne nel 1347 l'investitura imperiale del feudo di Soragna.

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Simone o Simeone de' Lupis (n. 1335 circa - 10 gennaio 1385), fu podestà a Padova tra il 1364 e il 1368 e ne ottenne la cittadinanza nel 1370. Fu amico di Francesco Petrarca. Nel 1377 ottenne la cittadinanza di Mantova dai Gonzaga. Nel 1384 partecipò alla conquista di Treviso e fu nuovamente podestà di Padova.

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Antonio de' Lupis, marchese di Soragna, (n.1335 circa - 1412) fu podestà di Pavia nel 1359 e di Belluno nel 1368 e con il fratello Simone combattè contro la Repubblica di Venezia per i Carraresi di Padova. Nel 1393 fu podestà di Riva di Trento e nel 1407 membro del "Consiglio generale" di Parma.

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Raimondino de' Lupis (n.prima del 1330 - 30 novembre 1379), condottiero al servizio dell'imperatore Carlo IV, fu capitano delle milizie di Firenze nel 1352 e combattè per i Gonzaga nel 1356. Nel 1367 fu vicario imperiale a Pisa, Lucca e Siena. Nel 1372 si trasferì a Mantova e nel 1376 ottenne dai Carraresi la cittadinanza di Padova, dove fece erigere come cappella funeraria l'oratorio di San Giorgio, iniziato nel 1377, dove venne sepolto (vedi: Notizie sull'oratorio di San Giorgio).

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Bonifacio de' Lupis, marchese di Soragna, (1320-1390) divenne nel 1355 cittadino della Repubblica di Venezia e ottenne dall'imperatore Carlo IV il feudo di Primiero, di cui promulgò gli statuti nel 1367. Nel 1362 fu capitano generale di Firenze condusse una guerra contro Pisa, ottenendo la cittadinanza nel 1369. Nel 1372 fu inviato come ambasciatore in Ungheria e a Bologna dai Carraresi di Padova. Nel 1377 fondò a Firenze lo "spedale" di San Giovanni Battista (attualmente sede dellaquestura fiorentina) Una lapide del 1787 lo ricorda ancora oggi, come fondatore della struttura (Vedi: Scheda sull'ex ospedale di San Giovanni Battista). Nel 1375 fece costruire la cappella di San Giacomo nella basilica di Sant'Antonio a Padova [ (vedi:  Louise Bourdua, Deaath and the patron: Andriolo de Santi, Bonifacio Lupi, and the Chapel of San Giacomo in Padua, in Il Santo, 39, 1999, pp. 687-697 (sommario on line), e sempre a Padova completò la decorazione dell'oratorio di San Giorgio nel 1384. Sia la cappella che l'oratorio furono affrescati da Altichiero da Zevio. Nel 1385, insieme al cugino Antonio, ottenne da Gian Galeazzo Visconti il permesso di costruire a Soragna una Rocca. Nel 1388 fu capitano generale del popolo a Padova.

 

 

 

Targa commerativa che ricorda la fondazione dell'Ospedale detto di Bonifacio a Firenze, per opera del marchese di Soragna Bonifacio Lupi

 

 

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Francesco de' Lupis (1389-1475, sposò Caterina, figlia di Ugolotto Biancardi, nipote ed erede di Bonifacio de' Lupis, riunendo le proprietà di Soragna.

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Lionello de' Lupis, marchese di Soragna, fu capostipite del Ramo di Malta (vedi più avanti)

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Giampaolo IV Meli Lupi, fu il primo principe di Soragna, al quale si deve la sontuosa trasformazione barocca della Rocca di Soragna. Da Carlo III d'Austria fu fatto anche Grande di Spagna di prima classe.

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Nicolò' I Meli Lupi, ricoprì numerose cariche presso la Repubblica di Venezia ed esercitò il diritto imperiale di battere moneta in oro.

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Guido IV Meli Lupi, ultimo feudatario di Soragna e capitano delle "Regie guardie del corpo".

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Casimiro I Meli Lupi, gran cancelliere dell'ordine costantiniano di San Giorgio e membro del governo provvisorio di Parma dopo il Congresso di Vienna.

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Diofebo V Meli Lupi, fu gran maestro della corte ducale ed esponente della vita pubblica di Parma nel periodo dei Borboni.

 

Il marchese di Soragna Raimondino de' Lupis, preceduto da nipoti, fratelli e genitori, adora il Bambino Gesù in grembo alla Vergine Maria in Trono, Oratorio di San Giorgio, Arciconfraternita di Sant'Antonio di Padova

 

 Il marchese di Soragna, Raimondino de' Lupis, preceduto da nipoti, fratelli e genitori, adora il Bambino Gesù in grembo alla Vergine Maria in Trono,

Oratorio di San Giorgio, Arciconfraternita di Sant'Antonio di Padova

 

 

Il marchese Lionello de Lupis di Soragna, dopo avere lottato inutilmente insieme agli altri fratelli cadetti, marchesi Galeotto e Diofebo per riottenere dal padre il Castello di Soragna, decise di trasferirsi a Parigi, dove sposò Janette Paturle i cui discendenti, trasferitisi prima a Marsiglia e poi sull’isola di Malta, (con il nob. Marco Matteo de Lupis dei marchesi di Soragna che sposò a La Valletta il 9 maggio 1772 la nob. D. Giuseppina La Rosa), diedero origine al cosiddetto ramo di Malta, che diede per secoli capitani e navigatori. 

Giuseppino de Lupis di Malta fu capitano di veliero e contrabbandiere di prima classe, mentre suo figlio Antonio Lupis di Malta fu capo della zecca dei Cavalieri di Malta

Un altro Antonio de Lupis di Malta, nipote del precedente, sposò il 21 giugno 1798 Maddalena Axiak, figlia del comandante delle galere di Malta. 

Questo ramo si e’ estinto nella seconda meta’ del Novecento nella famiglia maltese Borg-Cardona, con Lucia Lupis di Malta (figlia del marchese Emanuele Lupis di Malta dei marchesi di Soragna e della nob. donna Mary dei duchi Spencer).

 

Ippolito Calandrini, Vita Del Glorioso San Lupo Vescovo e Confessore, Parma 1653

Ippolito Calandrini, Vita Del Glorioso San Lupo Vescovo e Confessore, Parma 1653


 

 Stemma dei marchesi de' Lupis di Soragna, poi Meli Lupi, principi di Soragna e del S.R.I.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Lupi di Soragna nell'Almanach de Gotha, ediz. del 1901, pagg. 446-47

 

 

I Lupati di Padova e Adria

Estremamente interessante, anche per la documentata, notevole trasformazione subita dalla originale forma cognominale [1], fu la linea dei padovani Lupati, originari di Adria e detti anche Lupis o Lovati (probabilmente da Lovo = Lupo nella parlata locale), che furono diretta diramazione, nel XIV secolo, dei marchesi di Soragna, trasferitisi a Padova nelle persone di alcuni loro rappresentanti, ove fondarono un mausoleo di famiglia tuttora esistente nella Chiesa del Santo. L'erudito Luigi Ignazio Grotto dell'Ero, nelle sue Memorie intorno la famiglia de' Marchesi di Soragna, estratte dall'opera: Cenni Storici sulle famiglie di Padova, e sui Monumenti delle Università, Padova, s.d., pag. 149, scrive al proposito:

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«I Lupis di Parma, cari oltremodo ai signori di Padova e loro molto affezionati, cessano di figurare in questa città non molto dopo le catastrofi dei Carraresi. Antonio, figlio di Raimondino, nell'anno 1498 trapiantossi a Rovigo e di lui nacque Rutilio, il cui cognome di Lupo si corruppe in Lovo, Lovato, Lupato

 

 

 

 

 

La Linea del Piemonte

Altra antica diramazione estinta per mancanza di maschi, fu quella piemontese, originata da Pietro de Lupis, console di Acqui nel 1205, la quale ebbe la contea di Moirano il 10 maggio 1740 nella persona di Alberto (1679-1758).

La famiglia Lupi ad Asti, aveva sviluppato il commercio ed il prestito su pegno. Era strettamente imparentata con la linea acquese.
Antonio Manno nella sua opera "Il patriziato subalpino" ci dice che le prime tracce della "
casana"de Lupis in Asti risalgono al XII secolo con Costantino, consigliere del Comune nel 1164. La tesi del Manno è rafforzata dai documenti del Conto Orleanese di Benedetto Damiani ,dove risulta sotto la voce “redditus ad hereditatem”, della notizia dell'acquisto nel 1459 dei due panni per la tradizionale corsa del Palio nella bottega di Enrico e fratelli de' Lupis, situata nel Borgo Santa Maria Nuova. Nel 1600 il poeta astigiano Giovan Giorgio Allione
, dedica la sua “Macheronica” a Baldassarre Lupi.

La linea di San Gimignano, Todi, Roma, Tivoli e del Portogallo

Si trovano i Lupi in Toscana (fino al 1115 dominarono il territorio di Colle Muscioli), specialmente a S. Gimignano nel cui Consiglio Chelino Lupi sedeva nel 1276. I Lupi o Lupis di San Gimignano si divisero in due rami: il primo si estinse nel 1658 con Jacopo de Lupis, ed ebbe per secoli, nel porto di Pisa, una propria galera, come altre potenti stirpi Sangimignanesi; il secondo, iniziato nel 1300 da "Franciscus seu Franconus de Lupis", fiorì prima nel contado di Todi, signoreggiando sul castello e territorio di Montione che fu devastato nel 1306 e poi, avendo lo Statuto di Todi del 1338 esclusi i magnati tudertini, fra cui i Lupi, da ogni carica pubblica dimorarono con preferenza a Roma ove i discendenti di "Franciscus seu Franconus de Lupis " avevano le loro antiche case nel rione di Campo Marzio e sin dal 1382 furono compresi nel Catalogo delle famiglie nobili romane fatto all'epoca di Urbano. Di questa linea riferisce il marchese Vittorio Spreti nell'Appendice (vol. VIII) della  sua "Enciclopedia Storico-nobiliare Italiana", pag. 376 etc.

  Stemma dei Lupi di Pisa

Questo ramo si estinse con Francesco Lupi, figlio di Gianbattista, deceduto il 29 agosto 1816. L'unica figlia, Antonia Filomena Lupi, sposò il conte Augusto Muccioli.

Appartiene ai Lupis di Montione una bella tradizione francescana: l'aver donato a San Francesco una porzione di terra compresa nella loro signoria, sulla quale sorse I'"Oratorio di Monthione", che fu uno degli undici oratori fondati personalmente dal santo.

Stemma dei Lupi di San Gimignano

I Luparini di Spoleto, provenienti anch’essi dai Lupis Sangimignanesi, sono una delle famiglie più antiche di quel patriziato, ed ebbero dal governo Pontificio il titolo di conte.

Secondo D. Luiz de Lancastre e Távora, nel suo "Dicionário das Famílias Portuguesas", pagg. 232-233, Vicente (Vincenzo) Lupis di Roma, figlio di Michelangelo nato nel 1775, originario di San Gimignano, nel 1792 si imbarcò per la colonia portoghese di Goa, in India, da dove passò poi in Portogallo. Un suo fratello, Francisco Lupi, (n. ca. 1800) fu il padre del celebre pittore Miguel Angelo Lupi (Lisbona, 1826-1883), uno dei migliori ritrattisti portoghesi del XIX secolo. Dal primogenito di Francisco e di dona Maria do Carmo Gondim, dom Joaquim de Lupi, discendono i vari rami portoghesi della famiglia, alcuni ancora fiorenti, tra cui i Ferreira Pinto Basto Lupi, i Lupi Correia de Sampaio, i Lupi Ravara Bello, i de Moser Lupi. Questo ramo portoghese alzò per arma due lupi cotrorampanti tenenti una spada, ma si ignorano i colori.

Ritratto del pittore Miguel Angelo Lupi {Lisbona, 1826-1883)

Ritratto del pittore Miguel Angelo Lupi {Lisbona, 1826-1883)

 

 

 

 

La Linea di Bergamo

I Lupi o Lupis di Bergamo ebbero a capostipite Lupo de' Lupis, maresciallo del Re Giovanni di Boemia nel 1184 e furono decorati del titolo di conte con Orazio Lupis nel 1683.

Detesalvo de’ Lupis fu valoroso capitano sotto i Visconti di Brescia, Gherardo Lupis riconquistò due volte Bergamo per la Repubblica di Venezia e ne ebbe per compenso il dominio della Valle di Gandino.

 

     Frontespizio della Genealogia settecentesca dei Lupis di Bergamo: "Genealogia nobilis et inclite Luporum Familiae, e Germania in Italiam traductae"

 

Giovanni Antonio fu vescovo di Treviso nel 1645. Anche questa linea si e’estinta per mancanza totale di eredi (vedi capitolo più sopra: "L'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero ai Lupis").

Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata''. Palazzo Lupis, Grotteria, copia ottocentesca dell'originale (proveniente da Palazzo Lupis di Bergamo, oggi conservato nel Museo Morando-Bolognini a S.Angelo Lodigiano). A sinistra il bozzetto preparatorio, opera di ignoto artista locale del XVIII secolo (Archivio Duchi Lupis-Macedonio, Grotteria).

NOTA: nella prima metà dell'Ottocento, al fine di celebrare la storia comune della Casata con gli altri rami della "Luporum Stirpe", in particolare con il ramo comitale di Bergamo, il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona (* Grotteria 6-1-1781, + ivi 1853) 7° barone di Castania e Cuzzoghieri, Conte Palatino, Conte e Cav. del S.R.I, duca di Grottolelle"maritali nomine", fece realizzare una serie di copie dei ritratti degli esponenti più celebri di quel ramo "cugino" , destinandoli al salone principale di Palazzo Lupis-de Luna d'Aragona a Grotteria (oggi in corso di restauro perchè gravemente danneggiati da una infiltrazione d'acqua nel periodo in cui il Palazzo rimase disabitato) Oggi gli originali di molti tra questi riratti sono conservati nel Museo Morando-Bolognini a S.Angelo Lodigiano, dopo l'estizione di quel ramo della Casata.

Da sinistra: .- Antonio Lupis; Cav. Cesare Lupis; Conte Filippo Lupis, Giov. Antonio Lupis, vescovo di Tarvisio. (vedi la ritrattistica completa)

La Linea di Trento

Nel XVII secolo, si ritrovano i Lupis a Trento, ove vennero riconosciuti nobili del Sacro Romano Impero nella persona di Francesco - con privilegio dell'imperatore Carlo VI dato a Vienna il 23 agosto 1721 - con il predicato "di Margone", presso questa città, dove possedettero la splendida Villa Lupis di Margone e si estinsero con il nobile Giuseppe Lupis di Margone, nato l'8 settembre 1784 e morto a Trento il 3 maggio 1834, direttore dell'Ospedale di Trento. Sua madre, la baronessa Cristina Salvadori, raccolse l'eredità di questo ramo dei Lupis.

 

NOTE:

1            Vedi tra gli altri:

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Repertorio Genealogico della famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete di Francesco Schroder, ad vocem, sulla

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«Famiglia Lupati, detti anco Lupi, e Lovati: Famiglia nobile di Adria, e prima di Padova e Rovigo. Vennero innalzati al grado di Conti dalla Serenissima con Sovrane Risoluzioni datate: 29 marzo 1823 e 5 gennaio 1824.»

 

 

Luigi Ignazio Grotto dell'Ero, Memorie intorno la famiglia de' Marchesi di Soragna, estratte dall'opera: Cenni Storici sulle famiglie di Padova, e sui Monumenti delle Università, Padova, s.d., pag. 149

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«I Lupis di Parma, cari oltremodo ai signori di Padova e loro molto affezionati, cessano di figurare in questa città non molto dopo le catastrofi dei Carraresi. Antonio, figlio di Raimondino, nell'anno 1498 trapiantossi a Rovigo e di lui nacque Rutilio, il cui cognome di Lupo si corruppe in Lovo, Lovato, Lupato.

Ammogliossi in Vittoria figlia del conte Giulio Macchiavelli, patrizio ferrarese e adriese. Di questo modo venne il cavaliere Atrinio, padre di Nobile e Bartolomeo de'Lovati; la linea primogenita ora estinta, cioè quella di Nobile, associò al proprio il cognome Macchiavelli, come erede del conte Giulio, ed a questa epoca la famiglia Lupati si stabilì nella città di Adria, nel cui circondario esistevano i beni della eredità. Tutti i testè ricordati furono personaggi distinti, che acquistarono onori e rinomanza al servigio della Veneta Repubblica.

Raimondo, figlio di Nobile, fu fatto cavaliere dopo avere sostenuto l'ufficio di Sindico degli artisti nello studio di Padova.»

 

 

Dal Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, edizione 1933-36, pag. 592

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«LUPATI,

Famiglia di Adria, residente Padova. Lo Schroder, Segretario di Governo, nel suo "Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete", parlando di questa famiglia, detta anche Lupis o Lovati, la dice derivata dagli antichi marchesi di Soragna. Nella Chiesa del Santo di Padova, nella cappella della famiglia sotto onorevoli lapidi esistono le ceneri di vari valorosi capitani figli del celebre Simone o Simeone Lupati, Presidente di Padova nel 1385. Nella Storia del Polesine del Nicolio si fa menzione di Alvise Lupati, che nel 1354 cooperò a distorre i signori di Carrara, che aspiravano alla conquista del Polesine, dall'assedio di Rovigo. Si distinsero poi con le armi in Terra Ferma e contro i Turchi per la Repubblica Veneta che li onorò con decreti altissimi, di pensioni, ed in più soggetti anche del cavalierato e del titolo di conte, con il quale erano descritti nell' Aureo Libro dei Veri Titolati. Ascritta alla nobiltà di Adria dal secolo XVI, riconosciuta dal Senato veneto nel 1780 e confermata con Sovrana Risoluzione Austriaca il 29 marzo 1823 e 5 gennaio 1824. Iscritta nell'Elenco Ufficiale della nob. Italiana col titolo di nobile (mf)

Arma: d'oro al lupo rampante d'azzurro»

 

 

 

: Fonti Archivistiche e Bibliografiche

Collegamenti esterni

bulletI Lupis tra le Famiglie nobili di Grotteria
bulletI Lupis nel sito I Casati del Sud
bulletI Lupis nel sito sui Nobili Napoletani
bulletI Lupis su Aristopedia
bulletI Lupis nell'Almanach de Saxe Gotha
bulletI Lupis nell' Almanach of de Holy Roman Empire

 

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La residenza: Visita virtuale di Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona a Grotteria

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I Lupis nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

I Lupis nella Rivista Araldica

I Lupis nell' Elenco dei Titolati Italiani

I Lupis nell' Annuario della Nobiltà Italiana

"Collage" grafico dei vari rami della Casata Lupis riportati
nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana

 

 
Fonti Archivistiche e Bibliografiche

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Antonio Lupis
 "Antonio Lupis letterato Italiano. Traduttore del Libro di Geremia. Visse nel secolo XVII - Molfettese"


Diploma di Leopoldo
L'imperatore del Sacro Romano Impro crea conti palatini Giulio e Orazio Lupis


Albero dei nobili Lupis di Molfetta
Bibl. Prov.di Bari, Fondo de Gemmis, Famiglie

 

marchese don Paolino Lupis Correale

Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri

 


marchese don Domenico Lupis Crisafi
Ritratto dell'avvocato marchese don Domenico Lupis Crisafi (1829-1880), storico e numismatico


conte Giovanni Antonio Lupis di Bergamo
Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata''

conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo

Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis


marchese abate don Orazio Lupis
 storico e poeta (1736-1816)

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 

 

Stemma Lupis di Grotteria tratto

da un antico stemmario manoscritto

(Archivio marchesi Lupis Crisafi, Siderno)

 

marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona

1781 - 1853

Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri

 

Palazzo Lupis Giovinazzo
Il duecentesco palazzo della famiglia Lupis a Giovinazzo (BA), in cui nacque il poeta Bisanzio Lupis

 


Palazzo Lupis Grotteria
 Processione di Ognissanti in Piazza Domenico Lupis. A sinistra il Palazzo dei marchesi Lupis. Foto della metà del sec. XX


marchese Generale don Orazio Lupis Macedonio
Il generale marchese don Orazio VI Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962)


Il Serafino di Cantalice di Antonio Lupis
Frontespizio dell'edizione del 1672, Collezione biblioteca marchesi Lupis, Grotteria

 

Palazzo Lupis Grotteria

Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria
 

Carta del Feudo di Castania

Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria

Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo

 

Albero genealogico dei Lupis di Gravina

per  il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645

 

Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas

del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa

 

Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

 

I Lupis nella Rivista Araldica

“Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986

 

I Lupis nella Rivista Nobiliare

 

I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana

"Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati

nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana

 

I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani

I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria

 

Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta


Antonio Lupis
 "Antonio Lupis letterato Italiano. Traduttore del Libro di Geremia. Visse nel secolo XVII - Molfettese"
 


Diploma di Leopoldo
L'imperatore del Sacro Romano Impro crea conti palatini Giulio e Orazio Lupis
 

 

Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano

 

Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas

del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

 


Albero dei nobili Lupis di Molfetta
Bibl. Prov.di Bari, Fondo de Gemmis, Famiglie

 

marchese don Paolino Lupis Correale

Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri

 


marchese don Domenico Lupis Crisafi
Ritratto dell'avvocato marchese don Domenico Lupis Crisafi (1829-1880), storico e numismatico
 


conte Giovanni Antonio Lupis di Bergamo
Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata''

conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo

Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
 


marchese abate don Orazio Lupis
 storico e poeta (1736-1816)

 

marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona

1781 - 1853

Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri

 

Palazzo Lupis Giovinazzo
Il duecentesco palazzo della famiglia Lupis a Giovinazzo (BA), in cui nacque il poeta Bisanzio Lupis

Capitano barone Giovanni Lupis von Rammer

Inventore del siluro


Palazzo Lupis Grotteria
 Processione di Ognissanti in Piazza Domenico Lupis. A sinistra il Palazzo dei marchesi Lupis. Foto della metà del sec. XX
 


marchese Generale don Orazio Lupis Macedonio
Il generale marchese don Orazio VI Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962)
 


Il Serafino di Cantalice di Antonio Lupis
Frontespizio dell'edizione del 1672, Collezione biblioteca marchesi Lupis, Grotteria

 

Palazzo Lupis Grotteria

Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria
 

Carta del Feudo di Castania

Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria

Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo

 

Albero genealogico dei Lupis di Gravina

per  il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645

 

Donna Diana Macedonio dei duchi di Grottolelle, baroni di Poligori

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

I Lupis nella Rivista Araldica

“Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986

 

I Lupis nella Rivista Nobiliare

 

I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana

"Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati

nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana

I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani

I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria

 

Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta