La Casata dei Lupi

 

 

INDICE

 

La Stirpe
I rami estinti
I rami vitali
Gli attuali

rappresentanti

Le famiglie alleate

I personaggi illustri

Il Libro d'Oro

La Rivista Araldica

L'Elenco dei Titolati

L'Albo d'Oro

L'Annuario

Il Palazzo

Le genealogie

Stato completo

della Casata

INDICE GENERALE

1 La tradizione

 

2 L'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero

 

3 Le varie Diramazioni

 

3.1 I Rami estinti

*      3.1.1 La Linea di Soragna, Padova e Malta

*      3.1.2 Le Linee di Piemonte, Toscana, Umbria e Roma

*      3.1.3 La Linea di Bergamo

*      3.1.4 La Linea di Trento

 

3.2 I Rami vitali

*      3.2.1 Il Periodo Pugliese

*      3.2.2 La Linea di Molfetta (BA)

*      3.2.2 1 La Linea di Gravina in Puglia  (BA)

*      3.2.3 Le Linee di Dalmazia e Fiume

*      3.2.4 La Linea di Ferrara

*      3.2.5 La Linea Siciliana

*      3.2.6 La Linea Calabrese

 

4 Santi e Beati Lupis

 

5 La titolatura

 

6 Rappresentanti odierni della famiglia

 

6.1 Le famiglie alleate

*      6.1.1 Ruspini

*      6.1.2 De Luna d’Aragona

*      6.1.3 Macedonio

*      6.1.4 Palermo di Santa Margherita

*      6.1.5 Falletti

*      6.1.6 Crisafi

*      6.1.7 Manso

 

 

 7 Genealogie

*      7.1 Genealogia di San Lupo di Troyes

*      7.2 Genealogia della famiglia Romana dei Virii Lupi

*      7.3 Genealogia della Stirpe Luporum

*      7.4 Genealogia dei de'Lupis di Malta

*      7.5 Genealogia dei Lupi o Lupis di Acqui, conti di Moirano

*      7.6 Genealogia dei Lupi di Bergamo

*      7.7 Genealogia dei de Luna d'Aragona

*      8 Collegamenti esterni

 

9 Fonti

 

10 Personaggi illustri

    *     10.1 Publius Rutilius Lupus

    *     10.2 San Lupo di Troyes

    *     10.3 Bonifacio de Lupis

    *     10.4 Bisanzio Lupis

    *     10.5 Antonio Lupis

    *     10.6 Orazio Lupis

    *     10.7 Domenico Lupis

    *     10.8 Giovanni Luppis

    *     10.9 Giuseppe Lupis

   *     10.10 Gen. Orazio Lupis

 


 

STIRPE LUPORUM

I Duchi Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita

News/aggiornamenti: scheda aggiornata della Casata Lupis di Grotteria nella nuova edizione (XXIV edizione, 2010-2014, pagg. 932-33) del Libro d'oro della nobiltà italiana

- Scheda aggiornata della Casata Lupis di Grotteria nella nuova edizione (2014) dell'Elenco dei Titolati Italiani (con annesso blasonario generale italiano)

 

25 settembre 2011 - Palazzo Lupis - de Luna d'Aragona di Grotteria nel nuovo volume sulle Dimore Storiche calabresi, a cura dell'ADSI - sezione Calabria.

Nella splendida cornice di Villa Zerbi a Taurianova è stato presentato al pubblico il nuovo volume Dimore Storiche in Calabria, che rappresenta il primo censimento - soprattutto fotografico - delle dimore di rilevanza storica e proprietà dei privati nella nostra Regione. Frutto di diversi anni di lavoro della sezione calabrese dell'ADSI- Associazione Dimore Storiche Italiane  il libro splendidamente illustrato presenta le immagini e le schede riassuntive di quasi quaranta dimore private articolate nelle diverse provincie calabresi, che rappresentano un patrimonio unico da tutelare e difendere nell'interesse di tutti. La scheda dedicata al Palazzo dei Duchi Lupis Macedonio a Grotteria si trova alle pagine 93-95.

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte della Biblioteca Nazionale di Napoli, manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637 (il frontespizio del Blasonario)

 

Stemma Lupis di Grotteria tratto da un antico stemmario manoscritto

(Archivio marchesi Lupis Crisafi, Siderno)

 

 

 

Stemma Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita Sanseverino di Calvera e San Donato

 

(autore: Vittorio Gifra)

 

Inquartato: nel primo, d'azzurro ai due lupi d'oro controrampanti, linguati di rosso, che reggono un cuore dello stesso (Lupis); nel secondo, partito: nel 1° ripartito da un filetto d'oro a) d'azzurro al leone d'oro sormontato da un lambello di tre pendenti di rosso; b) d'azzurro al leone d'oro sormontato da un giglio d'argento. Nel 2° troncato: a) di rosso a tre bottigliette d'oro disposte una e due b) d'oro a cinque palle di rosso disposte una, due e due (Palermo di Santa Margherita); nel terzo, vaiato d'oro e d'azzurro, alla banda dello stesso caricata da un leone rosso (Macedonio); nel quarto, d'argento alla fascia abbassata di rosso (Sanseverino di San Donato); su tutto, d'azzurro al lupo rampante d'oro, linguato di rosso, accompagnato nel canton destro del capo da una rosa dello stesso (arma originaria).

Blason de son grace le Duke Marco Lupis-Macedonio Palerme-Di S. Margherita
Blason de Lupis Macedonio di Palermo de Santa Margherita de Sanseverino Calvera et San Donato
«Écartelé: le premier, en bleu avec controrampanti or deux loups avec sa tête en majesté, une langue rouge, un cœur qui le soutiennent (Lupis) dans le second, la partie: dans le premier d divisée par un fil or (a) de la bleue surmontée d'un lion d'or lambello trois pendentifs de rouge, (b) du bleu au lion d'or surmonté d'une fleur de lys d'argent dans la 2e section:. (a) Trois bouteilles de rouge et or disposés deux (b) d'or à cinq boules rouges empilés les uns, deux et deux (di Palermo Santa Margherita), dans la troisième, la bande d'argent vers le bas au rouge (San Sanseverino Donato), dans l'or vaiato, quatrième et bleu, la bande de l'or [première] à celui pratiqué par un lion passant de gueules (Macédoine), par dessus tout, le loup rampant d'azur avec de l'or la langue la tête en majesté, rouge, accompagné du chef canton de la tête d'une liste de la même (arme d'origine) »

 

 

Chevaliere con lo stemma Lupis, che si tramanda in famiglia da alcune generazioni.

Lo indossava il Marchese Generale D. Orazio Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, e probabilmente anche suo padre, il Marchese D. Giovanni.

 

 

I Lupis di Grotteria sono stati ricevuti nell'Ordine di Malta (S.M.O.M.) come quarto della nobile Donna Maria Teresa Scaglione in Ramirez (n. 1926), dama di Onore e Devozione dello S.M.O.M.
I quattro quarti provati dalla suddetta, ciascuno per la nobiltà duecentenaria sono:
SCAGLIONE per l'avo paterno,
LUPIS  per l'avo materno, RAMIREZ per l'ava paterna,  e DEL POZZO per l'ava materna.

Albero genealogico dei Lupis di Grotteria e Giovinazzo, autenticato dal Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), nel processo della  Dama di Onore e Devozione, Donna Maria Teresa Scaglione Ramirez. (Roma, Archivio Magistrale SMOM, in copia in Archivio Duchi Lupis-Macedonio, Grotteria)

Relazione sul quarto nobile Lupis di Grotteria, nel processo della  dama di Onore e Devozione Donna Maria Teresa Scaglione Ramirez. (Roma, Archivio Magistrale SMOM, in copia in Archivio Duchi Lupis-Macedonio, Grotteria)

Il ramo di Grotteria dei marchesi Lupis è rappresentato oggi dal 13° duca di San Donato  e di Policastrello (per diritto ereditario materno jure sanguinis [1]), nobile dei principi di Santa Margherita, marchese dott. don Marco II Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (de Luna d'Aragona Sanseverino di Calvera e San Donato), 12° Duca di Grottolelle, 14° Marchese di Tortora, 11° Marchese di Ruggiano, 10° Marchese di Oliveto, 8° Marchese di Capriglia, Marchese di Villalago, Conte Palatino, conte e cavaliere del S.R.I, 13° Barone di Poligori, 12° Barone di Castania e Cuzzoghieri, 16° Barone di Policastrello, 12° Barone di Roggiano, 16° Barone di Càlvera, 20° Barone di Giungano, 9° Barone di Rutino e Monteforte, Barone di Bisaccia, Barone della Corrija di Badolato, Barone di Amato, 16° Barone dé Mattarellis, 10° Barone di Santa Tecla e Rose, 17° signore della Foresta del Cilento, 11° Signore dell'Isola di Nisida, Signore Feudale di Grotteria con Siderno, Martone, San Giovanni e Terre annesse e di metà del feudo di Ragusia (Gioiosa Jonica), Nobile dei Principi di Santa Margherita e Santo Stefano, Nobile dei Marchesi di Calorendi, Nobile dei Baroni di Martini, Mili, Capodarso, Bulgarano etc, Patrizio di Giovinazzo, Patrizio di Amantea, Patrizio di Messina, Patrizio di Antiochia etc.,

HE the Marquis Don Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita de Luna d'Aragona Sanseverino di Calvera is, jure sanguinis,  the present and 13th Duke of San Donato (born 10th August 1960 - ) 12th Duke of Grottolelle, 14th Marquis of Tortora, 11th Marquis of Ruggiano, 10th Marquis of Oliveto, 8th Marquis of Capriglia, Marquis of Villa, Count Palatine, Count and Knight of the Holy Roman Empire, 13th Baron of Poligori, 12th Baron of Castania and Cuzzoghieri, 16th Baron of Policastrello, 12th Baron of Roggiano, 16th Baron of Calvera, 20st Baron of Giungano, 9th Baron of Rutino and Monteforte, Baron of Bisaccia, Baron of the Corrija of Badolato, Baron of Amato, 16th Lord of dé Mattarellis, 17th Lord of the Cilento Forest, 11th Lord of the Nisida Island, Feudal Lord of Grotteria joint with Siderno, Martone, San Giovanni and annexed lands, and of half fief of Ragusia (Gioiosa Jonica), Noble of Princes of Santa Margherita and Santo Stefano, Noble of Marquises of Calorendi, Noble of Barons of Martini, Mili, Capodarso, Bulgarano etc, Hereditary Patrician of Giovinazzo, Hereditary Patrician of Amantea, Hereditary Patrician of Messina, Hereditary Patrician of Antiochia etc.

che vive tra Hong Kong.e il Palazzo di famiglia in Calabria  (vedi  genealogia), attuale Colonnello della Casa Lupis.

Con Decreto Capitolare n. 901 del 22 febbraio 2009, il Cronista Rey de Armas del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa ha riconosciuto e iscritto nel Registro Noble del Colegio  tutti i titoli sopra indicati e con successivo Decreto n. 902, l'arma personale del 13° Duca di San Donato don Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, è stata parimenti iscritta nel Registro de Armas del medesimo Colegio, con valore legale in  Spagna e Portogallo (Per leggere il testo completo dei riconoscimenti).

      

Il Decreto Capitolare n. 901                                                      Il Decreto Capitolare n. 902

(A proposito del valore legale dei riconoscimenti del Colegio Heraldico Antoniano de Lisboa 19)

Membro del Collegio Araldico dal 30 aprile 1990, Membro dell' Accademia Araldica Nobiliare Italiana, Socio Senatore (Categoria Nobiliare) dell'Istituto del Sacro Romano Impero dal 15 maggio 1989, Membro d'Onore del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa dal 13 ottobre 2008,  Membro d'Onore dell' Instituto Heraldico de Buenos Aires dal 12 dicembre 2008, Membro d'Onore dell'Academia Nacional de Heráldica de Colombia dal 18 dicembre 2008, Accademico Onorario dell'Accademia Archeologica Italiana, nella Classe di Discipline Storico-Giuridiche, dal 18 luglio 2009, Membro d'onore dell'Instituto O´Higginiano de Cundinamarca, Chile; Accademico Onorario dell'Academia Heraldica de Historia, Santafe de Bogotà, Colombia; Cavaliere della Fundacion Centro de Estudios Diego de Torres y Moyachoque, Cacique de Turmequé, Bogotà, Colombia; Commendatore dell'Estamento de Hidalgos del Virreinato de la Nueva Granada, Socio ordinario e consigliere per la Calabria della Associazione Dimore Storiche Italiane - ADSI, curatore della collana dei "Quaderni" della Società Genealogica Italiana, Consigliere regionale per la Calabria dell'Associazione Medambiente, docente incaricato in Storia della Genealogia e del Diritto Nobiliare all’Univ. di Castel Sant’Angelo, Roma.

Iscritto nell'Almanach de Saxe Gotha e nell' Almanach of de Holy Roman Empire.

Member of Collegio Araldico in Rome (since April 30th, 1989) ; Member of Accademia Araldica Nobiliare Italiana in Florence; Socio Senatore of Istituto del Sacro Romano Impero (since May 15th, 1989); Honorary Member of Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa (since Oct. 13th, 2008); Honorary Member of Instituto Heraldico de Buenos Aires (since Dec. 12th, 2008), Honorary Member of Academia Nacional de Heráldica de Colombia (since Dec. 18th, 2008), Honorary Member of Instituto O´Higginiano de Cundinamarca, Chile; Honorary member of  Academia Heraldica de Historia, Santafe de Bogotà, Colombia;  Chevalier of Fundacion Centro de Estudios Diego de Torres y Moyachoque, Cacique de Turmequé, Bogotà, Colombia; Commendatore dell'Estamento de Hidalgos del Virreinato de la Nueva Granada, Honorary member of Accademia Archeologica Italiana (dal 18 luglio 2009).

Since 2005 is the president of Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea - Gotha of the Mediterranean Nobility hosted by Società Genealogica Italiana - Italian Genealogical Society

   Nomina a Membro d'Onore del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa

SAR il principe Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, con sua gentile comunicazione in data 28 agosto 2009 lo ha nominato membro del Comitato d'Onore della Mostra itinerante dedicata a Casa Savoia, dal titolo:  Casa Savoia: storia di una famiglia italiana

Nomina a Membro del Comitato d'Onore della Mostra su Casa Savoia

 

Dott. in lettere moderne, Giornalista, corrispondente, stringer e inviato speciale dall'Estremo Oriente per i maggiori giornali italiani (Panorama, Corriere della Sera, L'Espresso, La Repubblica etc.) e per la RAI-Radiotelevisione Italiana (un articolo di Marco Lupis). Dal 2005 è Presidente Onorario dell'Istituto Internazionale per lo Studio dei Ceti Dirigenti del Mediterraneo,che ha sede nell'antico Palazzo che tuttora appartiene alla sua famiglia.

Journalist and photojournalist, He began his career after a university degree in Modern Literature, specialising in Art History in Lausanne (Switzerland), where his family used to live. Special Correspondent from Asia and Latin America for the most popular Italian magazines and newspapers, Panorama, Il Tempo, Corriere della Sera, L'Espresso, la Repubblica, and for the Italian State Television RAI. Since 2005 is the president of Libro d'Oro della Nobiltà Mediterranea - Gotha of the Mediterranean Nobility hosted by Società Genealogica Italiana - Italian Genealogical Society

Il XIII Duca di San Donato a bordo di un elicottero militare diretto alla portaerei americana USS Roosevelt durante la Guerra del Kosovo

 

Marco Lupis a bordo di un elicottero militare diretto alla portaerei americana USS Roosevelt durante la Guerra del Kosovo Marco Lupis on board an US-Army helicopter, going to the American aircraft-carrier USS Roosevelt during the last Kosovo war

Il XIII Duca di San Donato in Antartide, nel corso di una spedizione scientifica alla base britannica di Port Lockroy 

Marco Lupis In Antartide nel corso di una spedizione scientifica alla base britannica di Port Lockroy, Goudier Island (64º49’S, 63º29’W).  Lupis near the British Antarctic base of Port Lockroy on Goudier Island (64º49’S, 63º29’W)

Stemma personale del tredicesimo duca di San Donato dei principi di Santa Margherita, don Marco marchese Lupis

Stemma personale del tredicesimo duca di San Donato,  don Marco marchese Lupis Macedonio Palermo dei principi di Santa Margherita, 12° barone di Castania e Cuzzoghieri, patrizio di Giovinazzo etc.:

The Dukes of San Donato's Grand Arm

Inquartato: nel primo, d'azzurro ai due lupi d'oro controrampanti, linguati di rosso,  che reggono un cuore dello stesso (Lupis); nel secondo, partito: nel 1° ripartito da un filetto d'oro a) d'azzurro al leone d'oro sormontato da un lambello di tre pendenti di rosso; b) d'azzurro al leone d'oro sormontato da un giglio d'argento. Nel 2° troncato: a) di rosso a tre bottigliette d'oro disposte una e due b) d'oro a cinque palle di rosso disposte una, due e due (Palermo di Santa Margherita); nel terzo, vaiato d'oro e d'azzurro, alla banda dello stesso caricata da un leone rosso (Macedonio); nel quarto, d'argento alla fascia abbassata di rosso (Sanseverino di San Donato); su tutto, d'azzurro al lupo rampante d'oro, linguato di rosso, accompagnato nel canton destro del capo da una rosa dello stesso (arma originaria).

Stemma Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita Sanseverino di Càlvera e San Donato,

sul soffitto della Biblioteca di Palazzo Lupis a Grotteria. Interessante notare la corona di foggia bizantina che rimanda alla antichissima nobiltà della famiglia Macedonio, di origine bizantina, appunto.

I Duchi di San Donato

Dal suo matrimonio con la dott.ssa Silvia Elena Faletra ha avuto don Francesco Maria Nicodemo, nato a Milano nel 1990, e dal matrimonio con donna Silvia Ruspini, (nobile di Como, di famiglia decurionale, patrizia di Croglio nel Canton Ticino (Svizzera) fin dal 1620, della famiglia del conte palatino Bartolomeo Ruspini), ha avuto donna Caterina Giulia Marina, nata ad Hong Kong nel  2001 e don Alessandro Maria Nicodemo, nato a Catanzaro nel 2004 (leggi un articolo sul battesimo).

The Lupis family intermarried with Royalty:

Con sentenza del Consiglio di Stato n. 515 del 3 giugno 1997 e successivi decreti del Ministro di Grazia e Giustizia in data 11 febbraio 1998 e 5 febbraio 2000, Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita è stato riconosciuto unico erede e autorizzato ad aggiungere i cognomi delle seguenti nobili famiglie, estintesi nei Marchesi Lupis:

bullet

Macedonio duchi di Grottolelle (1646), marchesi di Ruggiano, Oliveto, Capriglia e Tortora, baroni di Poligori, signori dell'isola di Nisida nel Golfo di Napoli (vedi: I duchi Macedonio),

a seguito della morte senza discendenza del 6°ed ultimo duca di Grottolelle del ramo napoletano, don Francesco III Macedonio e Berio di Salza (nato a Napoli il 4 sett. 1783), con la scomparsa del quale il titolo e la successione del cognome sono passati, per surrogazione, alla linea agnatizia di Grotteria, a sua volta estintasi nel ramo primogenito il 13 aprile 1838, con la morte della trisava del marchese Marco Lupis, donna Lauretana Macedonio di Poligori e Ferrari-Spina, da Grotteria[2]. Con assenso anche da parte dell'ultimo discendente del ramo cadetto, il nob. avv. don Vincenzino Macedonio Manferoce dei baroni di Poligori (* Roma, 7 lug 1950), resa mediante atto pubblico in data 16 settembre 1986

bullet

Palermo principi di Santa Margherita e Santo Stefano, marchesi di Calorendi[18], Pari del Regno di Sicilia come baroni di Martini (vedi: I principi di Santa Margherita),

a seguito della morte senza discendenza a Messina, il 13 novembre 1922, del 17° barone e 8° principe di Santa Margherita, don Tommaso III Palermo e Caronìa, con la scomparsa del quale il titolo di nobile dei principi di Santa Margherita e la successione del cognome sono passati,  per surrogazione, alla linea agnatizia di Grotteria, a sua volta estintasi il 24 giugno 1936 con la morte della bisnonna del marchese Marco Lupis, donna Dorotea Palermo di Santa Margherita e Macedonio di Poligori, da Grotteria, 7a baron.ssa di Santa Tecla e Rose.

Concessione del titolo di Duca di "Grotta Castagnara" (poi Grottolelle), a Scipione I Macedonio, data da Filippo IV di Spagna il 4 giugno 1646, , Archivio General de Simancas, Secretarias Provinciales, Libro n.205, pp. 189-293/Grant of the title of Duke of "Grotta Castagnara" (later Grottolelle) to HE Don Scipone I Macedonio, by Philip IV of Spain, 4th June 1646, Archivio General de Simancas, Secretarias Provinciales, Libro n.205, pp. 189-293

The present duke obtained a recogniction from the Italian Authorities ("Con sentenza del Consiglio di Stato n. 515 del 3 giu. 1997 e successivo decreto del Ministro di Grazia e Giustizia dell' 11 feb. 1998") of his right to use surnamens and titles of the noble families Macedonio (dukes of Grottolelle, marquises of Ruggiano, Tortora etc, as indicated) and Palermo (princes of Santa Margherita and Santo Stefano etc, as indicated), in force of the fact, recognized by Italian authorities, that he is the unique descendant of those noble families, because donna Lauretana Macedonio, (1797 - 1838) 7th duchess of Grottolelle etc. - that was the last of the Macedonio family and his paternal direct ancestor - married the marquis don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona (1781 - 1853). The couple got the marquis don Orazio III Lupis Macedonio (b. 1830), (married to donna Clementina Guerrisi Floccari, b. 1832) from when the marquis don Giovanni Lupis Macedonio (1865 - 1936), married to donna Dorotea Palermo of Princes of Santa Margherita and Santo Stefano (1863 - 1936) - her too the last of the Palermo prince of Santa Margherita family - and from that couple born the marquis don Orazio IV Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962) , General of the Italian Army, and grand-father of the present duke of San Donato, the marquis don Marco Lupis Macedonio Palermo of Princes of Santa Margherita (1960- ).

Porta tradizionalmente i seguenti titoli, jure sanguinis:

35° marchese Lupis  (per discendenza dai marchesi di Soragna 712 AD), 12˚ barone di Castania e Cuzzoghieri (1595), patrizio di Giovinazzo (sec. XII), conte e cavaliere del S.R.I. (1693), nobile del Sacro Romano Impero (1721)

Per successione Macedonio: (1646; a seguito della morte senza discendenza di don Francesco III Macedonio, 6° ed ultimo duca di Grottolelle del ramo napoletano, nato a Napoli il 4 sett. 1783, i titoli passarono,  per surrogazione, alla linea agnatizia di Grotteria), 12˚ duca di Grottolelle 11˚marchese di Ruggiano (1624), 10˚ marchese di Oliveto (1655),14˚ marchese di Tortora (1597), 8˚ marchese di Capriglia (1781) 13˚ barone di Poligori (1610), 11˚ signore dell'isola di Nisida nel Golfo di Napoli (1624) [2].

Per successione materna Sanseverino: 18° barone di Calvera , 13° duca di San Donato e Policastrello (1625)  [1]

Per successione Palermo: (per la morte senza discendenza a Messina il 13 novembre 1922 del 6° principe di Santa Margherita, don Tommaso III Palermo, con la scomparsa del quale il titolo di nobile dei principi e la successione del cognome sono passati,  per surrogazione, alla linea agnatizia di Grotteria), 10° Barone di Santa Tecla e Rose, nobile dei principi di Santa Margherita e Santo Stefano (1708), dei marchesi di Calorendi (1745), dei baroni di Martini (1758) (Paria del Regno di Sicilia nel 1813), dei baroni di Mili, Capodarso, Bulgarano etc. patrizio di Messina.

Per successione de Luna d'Aragona: signore feudale di Grotteria (1365), con Siderno, Martone, San Giovanni  e Terre annesse e di metà del feudo di Ragusia (Gioiosa Jonica) (1316)

Per successione Amato: barone della Corrija di Badolato, barone di Amato, patrizio di Amantea.

Per successione Manso: marchese di Villalago (1621), barone di Bisaccia (1533)

Per successione materna del Mercato: 9° barone di Rutino e Monteforte (1707), 20° barone di Giungano (1285), 16° signore de’Mattarellis (1599), 11°signore della Foresta del Cilento (1622)

The Dukes and Duchesses of San Donato have historically held, jure sanguinis,  the following titles:
bulletDuke of San Donato, (granted to Don Scipione "junior" Sanseverino, of the ancient Barons of Calvera, by Philip III of Spain, on 29 September 1612 in Valladolid (Spain)[1].
bulletDuke of Grottolelle, (granted to HE Don Scipone I Macedonio, by Philip IV of Spain, 4th June 1646), with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, Duke of Grottolelle "maritali nomine", 7th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv) [2]
bulletMarquis of Ruggiano, (granted to HE don Giovan Vincenzo Macedonio, by King of Spain, 16th November 1629)[3], with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, duke of Grottolelle "maritali nomine", 7th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv) [4].
bulletMarquis of Oliveto, (granted to HE Don Scipone I Macedonio, by Philip IV of Spain, 4th June 1646), with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, duke of Grottolelle "maritali nomine", 7th baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[5].
bulletMarquis of Tortora, (granted to HE Don Annibale Macedonio, 1597, confirmed on 27 April 1624)[6], with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, duke of Grottolelle "maritali nomine", 7th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv) [7].
bulletMarquis of Soragna "'per antico possesso" (granted to Don Bonifacio de Lupis, 8th August 712)
bulletCount and Knight of the Holy Roman Empire (granted to Don Orazio and don Giulio de Lupis, by Leopold of Austria, Emperor of Holy Roman Empire, 9th January 1683[8]) (See Diploma d'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero alla casata Lupis )
bulletCount Palatine (granted to Don Orazio and don Giulio de Lupis, by Leopold of Austria, Emperor of Holy Roman Empire, 9th January 1683[9]) (See Diploma d'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero alla casata Lupis )
bulletBaron of Castania and Cuzzoghieri (granted to Don Ferrante Lupis, 11th June 1595)
bulletBaron of Poligori, (granted to HE Don Leonardo Macedonio, by Don Giuseppe d"Aragona de Ayerbis 1666), with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, duke of Grottolelle "maritali nomine", 7th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[10].
bulletBaron of Calvera, (granted to Don Ercole Sanseverino, Lord of Calvera and Patrician of Naples of Counts of Tricarico and Chiaromonte, husband of Donna Egidia di Calvera, Lady of Calvera.
bulletBaron of the Corrjia of Badolato and Baron of Amato. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Rosa Amato de Luna d'Aragona, wife of marquis Don Fortunato Lupis Palermo di Santa Margherita (1705-1773), 4th Baron of Castania and Cuzzoghieri.
bulletHereditary Patrician of Giovinazzo Title inherited by descent to the San Donato Dukes through the Marquises Lupis family
bulletHereditary Patrician of Amantea Title inherited by descent to the San Donato Dukes through the Barons Amato family.
bulletHereditary Patrician of Messina Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Dorotea Palermo of Santa Margherita, wife of marquis Don Giovanni Lupis Macedonio Guerrisi, 9th Duke of Grottolelle, 9th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[11].
bulletHereditary Patrician of Antiochia Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Dorotea Palermo of Santa Margherita, wife of marquis Don Giovanni Lupis Macedonio Guerrisi, 9th Duke of Grottolelle, 9th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[12].
bulletFeudal Lord of Grotteria, with Siderno and annexed lands (1365), and half of the fief of Ragusia (today Gioiosa Jonica) (1316). Title inherited by descent to the San Donato Dukes through donna Francesca de Luna d'Aragona.
bulletLord of Nisida Island (in the Gulf of Naples), (granted to HE Don Giovanni Vincenzo Macedonio, 1st marquis of Ruggiano, 1624), with primogeniture succession. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Lauretana Macedonio, 7th Duchess of Grottolelle and 8th Baroness of Poligori, wife of marquis Don Isidoro Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, Duke of Grottolelle "maritali nonine", 7th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[13].
bulletNoble of Princes of Santa Margherita and Santo Stefano, (title granted to Don Giovanni V Palermo and Arezzo 10th Baron and 1st Prince of Santa Margherita and Santo Stefano, by Philip V of Spain on 9th November 1708 in Madrid). Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Dorotea Palermo of Santa Margherita, wife of marquis Don Giovanni Lupis Macedonio Guerrisi, 9th Duke of Grottolelle, 9th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[14].
bulletNoble of Marquises of Calorendi. Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Dorotea Palermo of Santa Margherita, wife of marquis Don Giovanni Lupis Macedonio Guerrisi, 9th Duke of Grottolelle, 9th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[15].
bulletNoble of Barons of Martini, Mili, Capodarso, Bulgarano etc, . Title inherited by descent to the San Donato Dukes through Donna Dorotea Palermo of Santa Margherita, wife of marquis Don Giovanni Lupis Macedonio Guerrisi, 9th Duke of Grottolelle, 9th Baron of Castania and Cuzzoghieri (qv)[16].
bulletNoble of Holy Roman Empire (granted to Don Francesco Lupis, by the Emperor of Holy Roman Empire, 3rd August 1721).

Note: the Ducal title of San Donato and most of the subsidiary titles of the Dukes of San Donato were granted in the peerage of the Kings of Spain, as rulers of the Kingdom of Naples which was subject to their viceroys. Some of these titles have subsequently been recognized, firstly within the Kingdom of the Two Sicilies and secondly within the Kingdom of Italy. Titles granted by the Kings of Spain, having dominion over Naples and other territories, are eligible for recognition by the Spanish throne and subject to the terms of their original grant.

STATO PRESENTE COMPLETO DELLA CASATA

Lupis (Lupi; Luppis) (de)

Famiglia ricevuta per giustizia nel Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), quale quarto materno della nobile Donna Maria Teresa dei baroni Scaglione (n. 1926), dama di Onore e Devozione. In essa si sono estinte le nobili casate dei Duchi Macedonio di Grottolelle e dei Principi Palermo di Santa Margherita.

Antichissima Casata proveniente dai marchesi di Soragna, da cui discesero quei Lupi i quali: “(…) si divisero in varie linee che si sparsero per differenti regioni: quella di Parma (estinta nei Meli) fu feudataria di Soragna fin dal sec. XII; una  è tuttavia fiorente nel Piemonte, altra nella Dalmazia (…) ed alcune per ragioni diverse trasf. l’originario casato in Lupati, Luparini, Lupis, Luppis etc.” (v. vol. X, 1937-39). Originaria di Giovinazzo in Terra di Bari ove fu ascritta a quel Patriziato fin dal secolo XII, la fam. Lupis si trasferì in Puglia per la nomina a Giudice Imperiale del march.  Roberto o Eberto, figlio di Guido de Lupis, Marchese di Soragna nel 1198. Giudici Imperiali furono anche suo figlio Simeone (n. nel 1170) ed il figlio di questi  Lupone (1210-1271), primo ministro dell'Imp. Federico II di Svevia. Antonello di Pietro de Lupis, nel 1390 ebbe la regia familiarità del Re Ladislao e la famiglia venne iscritta tra le famiglie nobili di Molfetta sul Registro di Re Carlo I, fasc. I; fol. 6, qualificati già a quel tempo come “antichissimi”: “de genere mílitum, nobili antiquissimi, dei Nobili dell'antique famiglie nobili de Giovenazzo”. Lo storico F. Carabellese nella sua opera “La Puglia nel secolo XV, parte II” definisce i Lupis di Giovinazzo, accanto agli Spinelli, i Perrese, i Framarino e i Sasso, “tra le famiglie più doviziose e illustri non solo di Terra di Bari, ma di tutta la Puglia, che gareggiavano (...) nell'arringo civile ed economico del Rinascimento”.

Con Privilegio Imperiale dato a Vienna il 19 gennaio 1683, oggi conservato all'Archivio di Stato di Innsbruck, Leopoldo II d'Austria, Imperatore del Sacro Romano Impero, concesse ai Lupis e a tutti i discendenti e collaterali, il titolo di Conti Palatini dell'Ordine Superiore e Conti del Sacro Romano Impero (S.R.I), la "Nobiltà del seguito imperiale" e il cavalierato sempre del S.R.I sancendo anche in modo formale e definitivo (trattandosi di un atto pubblico ufficiale e non privato) la comune origine dei diversi rami della casata, ovvero di quello di Parma (Soragna) di Bergamo, di Padova (da cui venne la famiglia Lupis o Lupati), di Puglia (il ramo di Giovinazzo) e di Calabria (il ramo di Grotteria), con queste parole: «Nunc igitur considerantes pervetustam tuam Horati de Lupis familiam ex Nobili Germanorum sanguine natam et ab immemorabili tempore viros toga, sagis, et sacerdotiorum infulis conspicuos in diversis Italia locis, Parma, Roma, Apuliumq(ue) Calabria, videlicet Patavij et precipui Bergomi progenuit..." Del titolo di Marchese, dato sempre sotto forma di investitura feudale di origine imperiale, sono sempre stati investiti tutti i rappresentanti maschi della famiglia, fino al 13 giu.1495, quando Bonifacio de' Lupis (+1497), Marchese di Soragna, istituisce la primogenitura a favore del figlio Diofebo. Per questo i discendenti maschi del sopracitato Roberto (o Eberto) Lupis, trasferitosi in Puglia dopo la nomina a Giudice Imperiale e divenuto capostipite delle linee più oltre indicate, hanno diritto al titolo di march. (m) in quanto esse linee si divisero dal tronco comune prima di quella data.

Nel secolo XVI, da Giovinazzo un ramo si stabilì in Calabria a Grotteria (Reggio Calabria) ed un altro in Sicilia a Ragusa dove Paolo ebbe il feudo di Carroziero presso Lentini (per questo ramo vedi Prima parte). Dal fratello di questi,  Vittorio de Lupis Macrì, che fu il primo barone di Castanìa e Cuzzoghieri in territorio di Grotteria, discendente dal succitato Giudice Simeone attraverso Lupone, Goffredo, Nicola, Lorenzo, Goffredo II, Domenico, Blasio, Giovanni Antonio e Giovanni Domenico, attraverso D. Paolino (n. nel 1600), notaio D.Domenico III († nel 1685), UJD D. Antonio II († nel 1708), UJD D. Fortunato (1705-1773), UJD D. Orazio II (1752-1799) (dal fratello di questi, l’Utroque Jure Doctor D. Pasquale, disc. I rami Lupis-Crisafi e Lupis-de Lupis), UJD Don Isidoro II (1781-1853), UJD Don Orazio III (n. nel 1830), Don Giovanni III (1865-1936),  si giunge agli attuali rappresentanti. (Per il C. S. completo v. L. O. vol. XX, 1986-89)

La fam. usa ab antiquo i titoli di march. (m) (per l’ant. discen. dai m.si di Soragna), bar. di Castania e Cuzzoghieri (m) e quello di patrizio di Giovinazzo (m). Arma: d’azz. ai due lupi d’oro controrampanti, lampassati di rosso, che reggono un cuore dello stesso. Motto: Vincere scit et parcere victis

RAMO CALABRESE

Linea Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita

Con sentenza del Consiglio di Stato n. 515 del 3 giu. 1997 e successivo decreto del Ministro di Grazia e Giustizia dell' 11 feb. 1998, aggiunge il cognome della famiglia dei Duchi Macedonio, per il matrimonio celebrato a Grotteria il 22 feb. 1816 tra il march. D. Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona (1781-1853) e la Nob. Donna Lauretana Macedonio  (1800-1874), del ramo di Grotteria dei Duchi di Grottolelle, Marchesi di Ruggiano, Oliveto, Capriglia e Tortora, Baroni di Poligori, Signori dell'Isola di Nisida etc. e quello della famiglia dei Principi Palermo, cognomizzando il predicato nobiliare dei principi di Santa Margherita, per il matrimonio celebrato a Grotteria il 10 giu. 1891 tra il march. D. Giovanni III Lupis Macedonio Guerrisi (1865- 1936), e la Nob. Donna Dorotea Palermo (1863-1936), b.ssa di Santa Tecla o Rose e ultima del ramo di Grotteria dei Principi di Santa Margherita e Santo Stefano, Marchesi di Calorendi, Pari del Regno di Sicilia come Baroni di Martini, etc., "succedendo", recita la sentenza, "nel rilevante patrimonio storico e araldico di queste famiglie", con assenso e consenso anche dell'ultimo discendente del ramo cadetto, il nob. avv. D. Vincenzino Macedonio Manferoce dei baroni di Poligori (n. Roma, 7 lug. 1950), resa mediante atto pubblico in Roma, il 16 settembre 1986. Nelle clausole dell'investitura del titolo ducale di Grottolelle, dato dal Re Filippo IV di Spagna il 4 giu. 1646 a don Scipione I Macedonio, si stabiliva che il concessionario potesse sempre regolare la successione con atto testamentario e tale successione venne infatti regolata, in base a quel privilegio, prima dell'abolizione della feudalità, con il testamento del 6° (e ultimo della linea napoletana) Duca di Grottolelle, (dal 1805), Don Francesco Macedonio e Berio di Salza (n. Napoli 4 sett. 1783 + ivi 4 apr. 1834). Successivamente, con clausola testamentaria aggiunta poco prima della morte, nel 1834, avendo avuto soltanto due figli morti in fasce, il duca istituiva unico erede del titolo di duca di Grottolelle la linea cugina di don Nicola Saverio Macedonio da Grotteria, (n. 1760) (6° barone di Poligori in Calabria; vice-principe di Roccella nel 1790), rappresentante primogenito dell'unica linea agnatizia superstite dei Macedonio, essendosi tutte le altre estinte agli inizi dell'Ottocento, e padre della predetta D. Lauretana Macedonio andata in sposa al march. D. Isidoro II Lupis, in favore della quale regolò la successione dei titoli dei Macedonio in perpetuum. Inoltre, con la morte senza discendenza a Messina, il 13 novembre 1922, del 17° barone e 8° principe di Santa Margherita, don Tommaso III Palermo e Caronìa,  il titolo principesco dei Palermo venne riconosciuto alla famiglia Sabatini  mentre quello di nobile dei principi di Santa Margherita e la successione del cognome sono passati alla linea agnatizia di Grotteria, a sua volta estintasi il 24 giugno 1936 con la morte della predetta b.ssa Donna Dorotea Palermo dei princ. di Santa Margherita, da Grotteria, sposa del march. D. Giovanni III Lupis predetto (per il C.S. completo della fam. Palermo di Santa Margherita v. Libro d'Oro della Nob. It., vol. IX, 1937-39 e vol. XI 1940-49).

† March. Don Orazio Nicodemo Nicola Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, bar. di Castanìa e Cuzzoghieri, conte e nob. del S.R.I., patrizio di Giovinazzo etc. n. Grotteria 22 mag. 1892, † a Roma 2 feb. 1962, f. del march. Giovanni e della nob. Donna Dorotea Palermo dei pr. di Santa Margherita, b.ssa di Santa Tecla o Rose. Generale di Brigata, Comm. dell'Ordine della Corona d'Italia, Cav. dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Croce al Merito di Guerra, Croce al Merito di Lungo Comando, Croce d'oro per 40 anni di anzianità di servizio, Legion of Merit U.S.A., Comandante della Scuola Militare di Roma dal 1940 al 1942, Comandante 113° Reggimento di fanteria "Mantova" 1942-45, Capo Divisione al Ministero della Guerra dal 1940 al 1946, Comandante di Reggimento nella zona di Pontecagnano (Salerno) dal 1943 al 1945 (dove agì da responsabile per l'Esercito Italiano dell' “Operazione Avalanche” che portò allo sbarco degli Alleati anglo-americani e per ciò ricordato nelle Memorie del generale americano Mark Wayne Clark), sp. a Reggio Cal. nel Tempio della Vittoria, 15 dic. 1924  nob. Donna GiuliaFranca Cipriani Minervini, patrizia di Nicotera, (n. Reggio Cal. 1904 + ivi 1994) f. del gr. uff. Orazio, patr. di Nicotera (Giornalista, Banchiere, Grand'Ufficiale  (comm. con Placca) dell'Ordine di San Silvestro Papa) e della nob. D. Clelia Minervini Genoese, da cui:.

March. Don Giovanni Giuseppe Maria, bar. di Castanìa e Cuzzoghieri, conte e nob. del S.R.I., patrizio di Giovinazzo etc., dott. ing. chim. ind., n. a Roma 19 mar. 1928, † a Scilla 25 dic. 2010; cav, dell’Ord. Militare del SS. Salvatore di S. Brigida di Svezia, sp. nel Duomo di Salerno, 2 sett. 1953, Nob. Donna Marina Lébano Carucci del Mercato Pacelli di Leo Sanseverino di Càlvera e San Donato, † a Pescara 25 giu. 2003, 12a Duchessa di San Donato per successione al suo 7° avo D. Mario Sanseverino di Càlvera, 4° Duca di San Donato, il quale, con atto pubblico del 17 gennaio 1759, cedeva il diritto di trasmissione del cognome e dei titoli ai discendenti dell’unica figlia femmina Vittoria Sanseverino di Càlvera e San Donato, diritto riconosciuto ai suoi discendenti con Regio Decreto del 5 ottobre 1888, da cui:

Duca e March. Don Marco Luca Lorenzo Rosario, barone di Castanìa e Cuzzoghieri, conte e nob. del S.R.I., nob. dei princ. di Santa Margherita, patrizio di Giovinazzo etc., n. a Roma il 10 ago. 1960, per successione materna Sanseverino e a seguito della rinuncia fraterna porta anche, jure sanguinis, i titoli di 13° duca di San Donato e Policastrello e 18° barone di Càlvera, con i quali  titoli è stato iscritto nel Registro della Nobiltà Italiana, con verbale del 12 gen. 2008. E’ stato accolto nel C.N.E. (Corpo della Nobiltà Europea) in data 15 mag. 1989 con i titoli di march. (m.) bar. di Castania e Cuzzoghieri (m.), patrizio di Giovinazzo (m.) e il trattamento di Don e Donna. Dott. in lett. mod, special. in st. dell’Arte, Univ. di Losanna (Svizzera), , Membro del Collegio Araldico, Socio Senatore (categ. nob.) dell'Istituto del Sacro Romano Impero, Membro dell'Accademia Araldica Nobiliare Italiana, Membro d'Onore del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa, dell' Instituto Heraldico de Buenos Aires e dell'Academia Nacional de Heráldica de Colombia, cons. reg. per la Calabria dell’ass. dimore storiche italiane ADSI, Giornalista, corrispondente e inviato speciale dall'Estremo Oriente per i maggiori giornali italiani e per la RAI-Radiotelevisione Italiana, Storico e Genealogista, Presidente della Società Genealogica Italiana (SGI), Presidente dell'Istituto Internazionale GenMareNostrum per lo Studio dei Ceti Dirigenti del Mediterraneo che ha sede nell'antico Palazzo che tuttora appartiene alla sua  famiglia, Segr. generale dell'Associazione Storica della Nobiltà Italiana (ASNI); sp. 1°) a Campione d'Italia, 27 set. 1987, Dott.ssa Silvia Elena Faletra, da cui: Don Francesco Maria Nicodemo, n. a Milano  25 mar. 1990, dott. in econom. univ. SOAS [Londra]; 2°) a Mahé (Republic of Seychelles), nella tenuta di Anse Royale, 27 ott. 1999, nob. Silvia dei conti Ruspini, patrizia di Croglio (Canton Ticino, Svizzera), da cui: 1) Donna Caterina Giulia Marina, n. ad Hong Kong 25 apr. 2001, battezz. nella Cappella gentilizia di Villa Luppis; 2) Don Alessandro Maria Nicodemo, n. a Catanzaro 21 ago. 2004; battezz. nella Cappella gentilizia di Villa Luppis e tenuto al Sacro Fonte da S.A.R. Lady Paola Windsor dei Duchi di Kent, nata Doimi de Lupis (vedi Linea Doimi de Lupis Frankopan, più avanti). [Grotteria (RC): Palazzo Lupis-de Luna d’Aragona e Hong Kong: Lantau Island]. FRATELLO: b.ne Don  Orazio Raffaele Raimondo Rosario, patrizio di Giovinazzo, n. a Roma il 28 lug. 1954, Dottore in Scienze geologiche, geologo. Con atto pubblico, nel 1999 rinuncia alla successione dei titoli e alla cognomizzazione in favore del fratello Marco; sp. a Milano dott.ssa Daria Giudici, da cui: b.ne Don Filippo, n. Milano 11 mar. 1992 [Milano].

Linea cadetta

1) + B.ne Don Giovanni Domenico (f. del b.ne D. Fedele, n. Grotteria 23 dic. 1899, 2°genito di Giovanni e Dorotea Palermo di Santa Margherita, vedi sopra), dott. spec. chir. Osp. Ravenna,, n. a Siderno (RC) 9 nov. 1932, + Ravenna 1985, sp. Milano Teresa Torre, da cui: a) Don Angelofedele, n. a Siderno (RC) 2 ott. 1964, da cui: Donna Viola; b) Donna Alberta, n. Ravenna 2 febb. 1966, sp. a S. Agata Maggiore (RA) Fabrizio Trimoldi; c)  Don Gianmaria Domenico, n. Ravenna 30 magg. 1972, dirigente, sp. dott.ssa Serena Giovannini, da cui: (1) Donna Chiara Marina, n. Trento 28 nov. 2003; (2) Don Giovanni  Domenico, n. Monza 31 dic. 2007 [Bergamo]; 2) Donna Dorotea detta Dora, dott.ssa in lettere, n. 14 apr. 1934, sp. Giuseppe Pezzano; 3) Don Carmelo, dott. n. Siderno 16 lug. 1936, sp. a Catanzaro 22 lug. 1962 nob. Clara Parisi, da cui: a)  Don Fedele, n. Mestre (VE) 15 ott. 1963, dott. in informatica; b) Donna Alberta, n. Mestre (VE) 22 febb. 1966, dott. in giurispr., avv. [Mestre (VE); Calle del Sale 51]; c) Don Stefano, n. Mestre (VE) 15 ag. 1967, [Mestre (VE): via Bissa 43/4]; 4) Don Domenico, dott., n. Siderno 3 genn. 1938, sp. Edda Manfredi, da cui: Stefania (adott.), n. 18 ag. 1979 [Cosenza]; 5) Donna Teresa, dott.ssa, n. 15 apr. 1940, sp. Mestre 27 sett. 1964 Attilio Parisi; 5) + Don Orazio, n. Grotteria 1943, + ivi 1944.

Linea di Isidoro di Orazio

Orig. dal matr. (Grotteria 17 apr. 1880) del proavo D. Isidoro III Giuseppe Vincenzo Michele Lupis Macedonio Guerrisi (n. Grotteria 9 mar. 1859 + ivi febb. 1936) con la nob. Donna Maria Palermo di Santa Margherita. [Reggio Cal., Firenze, Intra (NO)]

1)+ B.ne Orazio Vincenzo Nicodemo Lupis, n. Grotteria 15 nov. 1882, + Grotteria 5 genn. 1969, cav. dell'Ord. Cor. d'It., Primo cancell al trib. di Reggio Cal.., sp. Teresa Franco, da cui: a) + Isidoro Orazio, dott. in med., n. Grotteria 12 febb. 1914, + Miazzina (NO) 29 sett. 1968, spec. Mal. Polm. al san. di Miazzina, sp. Lui­sa Pizzoccheri, da cui: Laura Francesca Maria, prof., dott. in lett. mod., n. Milano 30 magg. 1955, [Intra (NO)]; b)+ Ilario, dott. in sc. pol., questore a Catania e Brindisi, n. Mammola (RC) 7 lug. 1915, + Brindisi 22 mar. 1990, sp. Enna, Giuseppina Salamone (+ 1982), da cui: (1) + Orazio, dott. in med., n. Enna 16 nov. 1947, + Brindisi 16 mar. 1990, sp. Angela Sgarioto, da cui: (a) Giuseppina Annamaria, n. Catania 15 lug. 1975, dipl. al Conservatorio G. Verdi di Milano, musicista; (b) Fulvia Francesca, n. Mesagne (BR) 24 lug. 1978; (2) Teresa Maria, prof., n. 10 ott. 1936, sp. Giovanni Ingrà; c) + Clelia, prof.ssa, dott. in lett.mod., n. 20 mar. 1922 + 1976, sp. Andrea Attardi; d) + Ida, prof, in filos., n. 10 ott. 1926, + 1994, sp. Nico Sarno.

2)+ Roberto Salvatore, n. a Grotteria 21 febb. 1889 + 26 sett. 1966, M.llo M.P.S., cav. lav., dec. cr. guerra, sp. Santa Mannarino, da cui: a) + Isidoro, n. 27 lug. 1919 + 23 dic. 1976, sp. Agata Marsala, ins., da cui: (1) Roberto Antonio, n. Reggio Cal. 27 febb. 1949, sp. Nun­zia Rizzi, ins. prof., da cui: (a) Fabio Isidoro, n. Reggio Cal. 26 nov. 1979, sp. Elenia Fonte da cui: Marco, n. Reggio Cal. 22 mar. 2009; (b) Loredana Ada, n. 15 febb. 1982, sp. Reggio Cal. 5 lug. 2008 Alberto Galluso; (c) Giovanni Luca, n. 27 genn. 1984 [Reggio Calabria: via Frangipani 3]; (2) Giacomo Maria Giovanni, dott. in mat. prof., n. Reggio Cal. 24 giu. 1953, sp. prof. Ma­ria Luisa Bilzi; b) + Maria, n. Grot­teria 1921, + Reggio Cal. 1947; c) + Giovanni, n. 12 sett. 1923, partig. patr. guerra 1940-43 per la liber. di Roma, caduto sotto il piombo nazi­sta 3 giu. 1943 a Forte Bravetta, dec. val. mil. med. d'arg. e allo stesso intit. una via a Reggio Calabria, rione Sbarre; d) Alfredo, funz. parast., n. Reggio Cal. 10 giu. 1930, sp. Lina Palma, [Scandicci (FI): via Giotto 19], da cui: (1) Roberto, n. Reggio Cal. 21 genn. 1950, segr. tecn. F.S., sp. Anna Destro, segr. Min. Fin., da cui: (a) Antonella, n. La Paz, Bolivia, 4 giu. 1982 (adott.), [Firenze: Viale D. Giannotti 30]; (2) Santa Luigia, ins., n. Reggio Cal. 5 giu. 1952, sp. Giuseppe Simeoni, dip. Min. Difesa; (3) Luigia, n. Reggio Cal. 1° apr. 1955, sp. Luigi Zerbo, M.llo Capo Min. Dif. Aeron.; e) Orazio, dir. di banca, n. Reggio Cal. 20 apr. 1932, sp. Lina Politanò, da cui: (1) Roberto, n. Locri 28 mar. 1960.; (2) Mario, n. Siderno 9 nov. 1962, dott. in giurispr., avv.; (3) Antonella, n. Reggio Cal. 13 mar. 1966. dott. in giurispr., avv.; f) Laura, n. Reggio Cal. 1935, sp. Francesco Cogliandro, funz. Min. Agr. e For. [Roma].

3)+ Vincenzo Salvatore, n. Grotteria 8 ott. 1892 + 21 sett. 1969, sp. Santa Ammadeo, da cui: a)+  Isidoro Giovanni Roberto, prof., n. Reggio Cal. 16 febb. 1921 + 23 ott. 1992, sp. Reggio Cal. 26 dic. 1951 Giovanna Sanfelice, da cui: (1) Vincenzo Luigi, n. Reggio Cal. 7 febb. 1963, sp. Reggio Cal. 30 giu. 1994 Roberta Campolo, da cui a) Marco Isidoro Maria, n. Melito (RC) 3 magg. 1996; b) Andrea Angelo, n. Reggio Cal. 7 lug. 1999 ; (2) Carmela Santa Eleo­nora, n. Reggio Cal. 12 lug. 1957, sp 1°) Domenico Lascala; 2°) dott. Bruno Nucera, [Reggio Calabria: via Dante 7]; 4) + Geronima detta Gemma, n. Grotteria 10 apr. 1904 + ivi 30 ago. 1997; 5) + Carmela,  n. Grotteria 3 mar. 1901 + ivi 13 nov. 1985 sp. nob. Giuseppe Marrapodi.

Linea Lupis Crisafi

Orig. dal matr. del b.ne D. Fortunato II Lupis (1796-1839), f. di D. Pasquale e di Donna Fortunata Saporito, con la nob. Francesca Crisafi (1796-1853) ultima dell'est. ant. nob. fam. Crisafi, d'orig. greca, degli ant. bar. di Linguaglossa, Fiumefreddo e Pancaldo. Per il sudd. matr. aggiunge il cognome della fam. Crisafi, la cui arma è: interzato in banda, di rosso, d'arg. e di nero, il sec. caric. del leone del primo. A Siderno esiste pal. Lupis-Crisafi. In Reggio Cal. esist. ancora la porta e la strada Crisafi. [Roma, Milano e Siderno (RC): palazzo Lupis-Crisafi]. Motto: Ex stella oritur lux.  B.ne D. Fortunato Lupis-Crisafi, dott. in giurispr., avv., n. Siderno 6 apr. 1899, f. del b.ne D. Domenico (di Pasquale II di Fortunato II) e della nob. Elvira dei bar. del Pozzo, sp. 1933 nob. Elena dei conti Falletti Lamberti, n. 27 sett. 1908 (f. di Giovambattista e della nob. Evelina Macrì), [Siderno (RC): palazzo Lupis Crisafi, via M. Bello 6]. FIGLI: 1) Domenico, dott. in giurispr., n. Siderno 6 nov. 1935, + ivi 24 mar. 2000, sp. Maria Staglianò, da cui: a) Fortunato,dott. in sc. dell’informaz., n. Melito (RC) 12 lug. 1963, sp. Salerno 4 magg. 1998 Alida Marotta, da cui: (1) Andrea, n. Milano 21 lug. 2008; (2) Elisa, gemella del prec. [Milano]; b) Elena, n. Melito 30 ag. 1965, dott. in biologia, biologa; c) Ines, gemella della prec, sp. Siderno 19 apr. 2008, Maurizio Mesiti; 2) Giovanni Battista, dott., n. Siderno 14 giu. 1939, sp. Roberta Corigliano, da cui: a) + Manuela n. 13 feb. 1972 + 14 nov. 1973; b) Alessandro, dott. in giurispr,. n. Roma 17 magg. 1975,  [Roma: via Archimede 179]; 3) Isidoro, dott., giudice tributario, n. Siderno 31  genn. 1945, sp. nob. Francesca dei baroni Oliva di S. Giorgio Morgeto, da cui: Elena, n. Melito (RC) 26 ag. 1974, dott. in sc. soci., sp. Roma, Matteo de Matteis [Siderno (RC): Palazzo Lupis Crisafi, via Correale 24].

Linea Lupis de Lupis

Orig. dal matr. del proavo UJD. D. Giovanni Battista (+ Grotteria 20 magg. 1877), frat. di D. Fortunato II, capost. del ramo Lupis Crisafi, con la nob. Donna Rosalia de Lupis. [Catanzaro, Gioiosa Marina (RC) e Grotteria (RC): palazzo Lupis-de Lupis, via Teatro]. + Domenico Lupis, (f. di Pasquale, dell’UJD D. Giambattista), n. a Grotteria (RC) 1° febb. 1883 + ivi 29 lug. 1965, sp. a Grotteria 8 genn. 1922 Rachele Piscioneri, [Grotteria (RC): Palazzo Lupis de Lupis, via Teatro 12]. FIGLI: 1) Mariangela, n. Grotteria (RC) 25 dic. 1923, sp. ivi 1949 dott. veter. + Basilio Iero; 2) + Pasquale, n. Grotteria (RC) 20 febb. 1924, + Catanzaro, sp. 22 giu. 1961 Teresa Magisano, da cui: a) Rachele, n. Catanzaro 9 apr. 1962, dipl. Conservatorio, insegnante; b) Basilio, n. Catanzaro 29 sett. 1963, Cancell. Trib. di Catanzaro, [Catanzaro: via Fiume 8]; 3) Maria, n. Grotteria (RC) 6 magg. 1925, sp. ivi 20 apr. 1954 + dott. aw. Francesco Palmieri; 4) + Giovanni Battista Salvatore Pasquale, n. Grotteria (RC) 15 nov. 1926, + ivi 2 sett. 1995, dott. in giu­rispr., avv., Sindaco di Grotteria 1965-66, sp. 24 giu. 1967 Filomena Barillaro, da cui: a) Domenico Maria Raffaele, n. Locri (RC) 2 lug. 1968, dott. in giurispr., dott. in econ. e comm., commercialista, pres. dell’Ass. cult. Idomeneo onlus, da cui (da Arianna Silvestro) Amanda, n Catania 11 apr. 2001 [Grotteria (RC): via M. Minghetti 36]; b) Raffaele Maria Alberto, n. Locri (RC) 2 dic. 1970, già Vicesindaco di Grotteria, pres. Pro Loco, sp. a Grotteria (RC) Emanuela Galluzzo da cui: Vittoria Filomena, n. Locri 11 set. 2014; 5) + Oreste, dott. in sc. farm., farmacista, n. Grotteria (RC) 1° genn. 1930, + ivi 29 mar. 1984, sp. 1° dic. 1954 Virginia Panetta, da cui: a) Gabriella, dott. in giurispr., avv. n. Grotteria 26 nov. 1955, sp. Grotteria 24 sett. 1986 dott. commerc. Giulio Alberto Badolato dei march. di Cropalati; b) Domenico Salvatore Pasquale Nicola, n. Grotteria (RC) 9 apr. 1963, assessore alla cultura e ambiente del Comune di Grotteria, sp. Grotteria 8 lug. 2000 Laurita Luciano, dott. commerc. da cui: (1) Virginia, n. Melito (RC) 17 sett. 2001; (2) Sofia, n. Melito (RC) 10 ago. 2003 (3) Oreste, n. Reggio Cal. 18 giu. 2010 [Grotteria (RC): via Gramsci 152] da Teresa Ritorto: (c) Wilma, n. Locri (RC) 27 gen. 1984, (d) Alexandro, n. Locri (RC) 28 feb. 1981, dott. in econ.; 6) Rosalia, n. Grotteria (RC) 27 nov. 1931; 7) + Antonio Luigi, n. Grotteria (RC) 14 sett. 1934, + Locri (RC) 30 dic. 2007, cav. Ord. al Mer. Rep. It., sp. 23 giu. 1973 Ermelinda Badolato dei march. di Cropalati, da cui: a) Rachele Bianca Maria, n. Locri (RC) 12 magg. 1974, dott. in lett. mod, sp. Marina di Gioiosa, 10 giu. 2006 avv. Antonio Mittiga; b) Domenico Umberto Salvatore , n. Locri (RC) 23 giu. 1976, dott. In giurispr., avv.penalista, cons. com. di Marina di Gioiosa Jonica, sp. a Grotteria nel Sant. del SS. Crocifisso 26 lug. 2007 avv. Laura Trìchilo da cui 1) Ermelinda Maria Letizia, n. Locri (RC) 21 apr. 2008; 2) Antonio n. 26 agosto 2011 [Gioiosa Marina (RC), via Roma 15]; 8) Eleonora, n. Grotteria (RC) 17 febb. 1936, sp. 1° nov. 1970 prof. Antonio Battaglia.

 

RAMO SICILIANO

Linea dei baroni del Carroziero

All'alba del secolo XVI il ceppo originario da Giovinazzo (vedi il Cenno Storico più sopra) si diramò in due linee distinte,con i fratelli Paolo I (nobile messinese, nato nel 1549), Ferrante (morto nel 1595 senza figli, 1° barone di Castanìa e Cuzzoghieri) e Vittorio (morto dopo 1579) de Lupis Macrì i quali discendevano dal capostipite Simeone attraverso Lupone, Goffredo, Nicola, Lorenzo, Goffredo II, Domenico, Blasio, Giovanni Antonio e Giovanni Domenico o Giandomenico I che sposa donna Ortensia dei baroni Macrì. 

Questi due fratelli Paolo I e Vittorio de Lupis Macrì fondarono le linee sicule e calabresi della famiglia. Dal summenzionato don Paolo de Lupis Macrì, attraverso Giuseppe (sp. donna Vincenza Spata) , Vincenzo Stefano, Gianbattista, Stefano II, Paolo II, discendono per linea diretta i fratelli Sebastiano e Giuseppe II Lupis di Ragusa in Sicilia. Il primo fu capitano di Giustizia a Ragusa nel 1765 e 1770 (sposato con la nob. donna Teresa Casa-Bertini dei baroni di Castel Vizzini) e il secondo venne investito del titolo di barone del Carrozziero il 1° aprile 1758. 

Don Sebastiano Lupis, 2° barone del Carroziero (morto nel 1770), Capitano di Giustizia di Ragusa, era figlio di don Paolo Lupis, barone del Carroziero "maritali nomine", con riconoscimento regio del 1756, avendo sposato donna Barbara Pizzuto (1731-1767), ultima baronessa del Carozziero della famiglia Pizzuto, che tramise il titolo in questo ramo dei Lupis. Da detto Sebastiano, attraverso Emanuele (sp. nob. D. Marianna Casa), e Gaetano (sp. nob. Donna Francesca dei baroni Scròfani-Ottaviano) discendono gli attuali rappresentanti la linea di Ragusa in Sicilia, illustrata anche dall'ex Ministro della Marina Mercantile e del Turismo e Spettacolo, barone don Giuseppe Lupis del Carozziero (Ragusa, 28 marzo 1896 - 19 ottobre 1979), senza discendenza. Dal fratello, don Filipponeri Lupis del Carozziero (Ragusa, 1905), presidente dell'ENPALS, discendono gli attuali rappresentanti della linea di Ragusa in Sicilia i quali, a perfezionamento della pratica già pendente presso la Consulta Araldica, ebbero il riconoscim., con LL. PP. 6 genn. 1970, del tit. di Bar. (mpr)  da S. M Umberto II a Filippo Neri Lupis:

Bar. Filippo Neri Lupis, Bar. del Carozziero, n. Ragusa 11 feb. 1905 + 21 feb. 1984, avv., cav. di gr. cr. medaglia d'oro della Resistenza, sp. a Roma Maria Pia Jacchini, da cui: Bar. Stefano, Bar. del Carozziero, comm., avv., n. a Roma 23 giu. 1945, sp. 1º) a Roma 22 gen. 1970 Francesca Barbara Filippucci, (div.) da cui: a) Filippo, n. a Roma 20 mar. 1972, sp. a Roma 26.05.2006 Carolina Natrici, b) Andrea n. a Roma 28 ago 1973 sp. a Roma 02.09.2006 Raissa Frascella da cui: a) Filippo n. a Roma 26.11.2007, b) Pietro n. a Roma 18.07.2011; sp. 2º) a Roma 22 magg. 1983 Antonella  Tomassini, avv. (div.) da cui: a) Giovanni , n. a Roma 25 mar. 1985; b) Francesca, n. a Roma 17 sett. 1989; . Sp. 3°) a Livorno 27 giu. 2007 Alessandra Menichetti, med. vet.
 

RAMO PUGLIESE

Dall’avita Giovinazzo, il nob. Bartolomeo Lupis (f. di Giovanni ) si trasf. nella vicina Molfetta, a causa delle lotte politiche che imperversavano a quell’epoca. Il ramo di Molfetta venne illustrato dal celebre scritt. barocco Antonio Lupis (Molfetta, 16 feb. 1649 – Bergamo dic. 1701), Marino fu vescovo di Molfetta, fra Lattanzio, figlio di Lorenzo Lupis, patrizio di Giovinazzo e nobile di Molfetta, venne nominato commendatore dell'Ordine di San Lazzaro nel 1541 e  nel 1549 venne eletto Almirante del Mare (Grande Ammiraglio) della provincia di Bari, dal re di Spagna. Questo ramo si est. nel sec. XIX nella nob. fam. Lioy, orig. di Terlizzi,   che ne aggiunse il cognome (vedi oltre). Il nob. Pietro Lupis (f. di Giovanni, n. Molfetta 12 dic. 1666) si trasferì a Grumo Appula, dando origine alle linee di Grumo Appula, Massafra e Altamura.

Linea di Grumo Appula

Originata dal nob. Pietro trasf. a Grumo Appula da Molfetta, padre di Giuseppe Cost. Salv., sindaco di Grumo dal 1720 al 1760, sp. Agnese Scippa, [Bari, Brindisi, Altamura (BA), Grumo Appula (BA) e USA]. + Giuseppe, (fu Marcello fu Giuseppe Dom., n. Grumo 11 giu. 1771), dott. in med., n. Grumo App. (BA) 1870 + ivi nov. 1952, sp. Maria Suppa, da cui: a) + Cecilia, n. Bari 14 lug. 1907 + ivi 5 nov. 1985, sp. Giovanni l'Eltore; b) + Marcello, dott. in med., tisiologo, n. Bari 1° dic. 1908, + ivi 27 genn. 1995, sp. Maria d'Urso, da cui: (1) Giuseppe Massimo, n. Bari 17 ag. 1954, amm. del.  Fiera del Levante Servizi, Dir. Gen. UPI Puglia, sp. Bari 21 sett. 2001 Laura Tàfaro, dott. In giur., prof. di diritto priv. Univ. Di Bari, da cui: Marcello, n. Bari 2 mar. 2002; (2) Manuela, n. Bari 8 dic. 1955, [Bari: largo Ciaia 13]. FRATELLI: 1) + Vito, + 1939, sindaco di Grumo App., sp. Maria Fascina-Giorgio, da cui: a) + Marcello, n. 1902 + 1980, sp. Carmela Ruggeri, da cui: (1) Vito, dott. in giurispr., n. 1° genn. 1934, sp. 30 apr. 1963 Wanda Emiliano da cui: (a) Marcello, n. Bari 14 lug.1964, sp. Bitetto (BA) 14 lug. 1995 Isabella Balestracci, da cui 1) Claudia, n. Bari 8 feb. 2001; 2) Massimiliano, n. Bari 20 apr. 2004; (b) Maria Carmela detta Marica, n. Torino 9 giu. 1969, sp. Angelo Coscia; (2) Anna Maria, n. 14 lug. 1938, [Bari: viale Salandra 44]; b) Cecilia, sp. bar. Pietro Notarangelo; c) + Giuseppe, n. Grumo App. 17 genn. 1903, + Bari 29 apr. 1981, sp. Anna Scarano, [Bari: via Durazzo 32], da cui: (1) Vito, dott. ing. chim., n. Bari 11 nov. 1941, sp. Maria Serena Ferrari, da cui: (a) Giuseppe, n. 13 febb. 1968, musicista, pianista di fama internaz., Assistant Professor of Music Department, University of Missouri, sp. Sallie Lupis, da cui Luisa Jane, n. Atlanta, GA, apr. 2008 [Springfield MO, USA]; (b) Gianpiero, n. Bari 30 mar. 1971, dott. Politecnic. di Bari; (c) Giorgio, n. 4 apr. 1972, dott. commercialista; (d) Gui­do, n. 5 nov. 1981, dott. Politec. di Bari [Bari]; (2) Maria Rosaria, n. Grumo App. (BA) 3 genn. 1946, resp. amm. Politecnico di Bari, sp. Nicola Mongelli; (3) Antonio, dott. in lett. mod., prof. di st. lingua it. all'Univ. Bari, filologo, n. Grumo App. (BA) 21 genn. 1944, sp. 1°) 29 ott. 1968 Ermelinda Calsolaro [Bari: largo Adua 24], (divorz.), da cui: (a) Annalinda, n. Bari 26 ag. 1969; (b) Giovanna, n. Grumo App. (BA) 1° sett. 1972; sp. 2°) Gloria Leanza, da cui: (a) Nicola Max David, n. Bari 8 nov. 1988; (b) Carlotta, n. Bari 31 dic. 1990; (c) Federico, n. Bari 20 ago. 1994; 2) Maria, sp. bar. Ga­briele d'Amely, bar. di Bitetto e Melendugno. 3) Bisanzio, n. Grumo App. (BA) 1881, banchiere, si trasf. negli USA dove fonda una banca per i minatori ital. in West Virginia, sp. New York, 2 giu. 1909 Pauline La Spina, da cui: (a) Marcello, sp. Theresa … da cui (1) Pauline, n. 1934; (2) Marcella, n. 1939; (b) Maria; (c) Cecilia detta Babe sp. Arthur di Giulio; (d) Giuseppe, n. New York 5 sett. 1894, sp. 1933 Carmela detta Millie Pagano, da cui: (1) Pauline, n. 14 feb. 1934, sp 1°) 1955, + Ralph Engan (+ 1975); 2°) Nick Cocomello; (2) Bisanzio detto Benny, n. 18 mag. 1935, sp. 1956 Barbara Sarafin, da cui: (a)  Michael  n. 7 ago. 1959, da cui (1) Dustin Michael; (2) David; (3) Danielle [Satellite Beach, FL, USA]; (b) Gina; (c) Angel; (d) Valerie, n. Somers NY, sp. Reedy; (3) Stefan, n. 24 mar. 1939, sp. 28 feb. 1970 Shirley Gray da cui: (a) Sarah, n. Westport, CT, 30 genn. 1977, National Park Service; (b) Karen, n. Wesport, CT 21 apr. 1978; (4) Concetta detta Connie, n. 28 apr. 1943, sp. 1°) + John Wynne, 2°) William Dooley; (5) Christina, n. 5 gen. 1947, sp. Andy Di Palma; 4) Angelo, si trasf. negli Usa con il frat. Bisanzio, sp. Caterina Caparuso, da cui: a) + Marcel Maria, n. New York 23 apr. 1910, + Port Richey, FL, 14 mag. 1997, sp. Jiulia Giordano da cui (1) Angelo Richard, n. New York 6 lug. 1941, + Centereach, NY, 23 dic. 1994, sp. Vincente Jeanette Martello, da cui: (a) Juliette Camille, n. Massapequa, NY, 17 nov. 1964, sp. Dudkey Bolanger jr.; (b) Chaterine, n. Massapequa, NY, 18 lug. 1967; (c) Frank, n. Middletown, OH 23 dic. 1969; (2) Salvatore Marcel, n. 19 mar 1943, sp. Jean Elizabeth Smith, da cui: (a) Jennifer Elizabeth, n. Old Bethpage, NY 28 magg. 1977; (b) Joann Marie, n. Old Bethpage NY, 23 feb. 1980; (c) Christopher Marcel, gemello della prec.; b) + Nick Anthony, n. 21 sett. 1912, + Houston, FL, 19 ago. 1995, sp. Mary Prisco da cui: Catherine May, n. 24 gen. 1937, sp. Salvatore Biondi.

CUGINI: (f. dei fur. Giuseppe Maria e Drusilla Scippa) 1) + Loreto Colombo Amerigo, n. Grumo App. (BA) 20 dic. 1869, + ivi apr. 1953, sp. Aurora Salvatore, da cui: a) + Drusilla, n. Grumo App. (BA) 1907, + ivi 1922; b) + Giuseppe, n. Grumo App. 19 genn. 1902 + ivi 13 lug. 1979; c) Francesco, n. Grumo App. (BA) 4 genn. 1911, sp. Antonia Ancona, da cui: (1) Aurora, n. Grumo App. (BA) 4 mar. 1942; (2) Maria, n. Grumo App. (BA) 13 apr. 1947; 2) + Teresa, sp. Donato Lupis (di Giuseppe e Gaetana Giannuzzi); 3) + Giusep­pe; 4) + Benedetta, sp. avv. Sergio de Judicibus; 5) + Luigi, n. Grumo App. (BA) 17 ago. 1866, sp. Aurora Garzilli, da cui: + Giuseppe, dott. in giurispr., avv., n.  Grumo App. (BA) 20 mag 1898, sp. Maria Trerotoli, da cui: (a) + Luigi, n. Grumo App. 21 giu. 1928; (b) Vincenzo, n. 9 dic. 1939; (c) Aurora, sp. Vito Giancaspro; (d) Elena, n. Grumo App. (BA) 17 nov. 1929; (e) Pompilio, n. Grumo App. (BA) 13 mar. 1935, sp. Gabriella Nardella, [Verona].

Linea di Altamura

CUGINO: + Giuseppe (fu Pietro, fu Giuseppe Dom.), avv., segr. Com. di Altamura, n. Altamura (BA), sp. giu. 1985 Gaetana Giannuzzi, da cui: 1) + Donato, n. Altamura (BA) 1° genn. 1898, sp. 1°) Teresa Lupis nel 1916 (v. sopra); 2°) Gemma Macori nel 1924 (n. Borello (CE) 14 dic. 1897), da cui: a) Lucia, n. Altamura 12 genn. 1931, sp. aw. Raffaele Caso; b) Gaetana, n. Altamura (BA) 19 lug. 1926, sp. aw. Franco Cardinale; c) + Giuseppe, dott. in med., ocul., n. Altamura 1° genn. 1925 + Bari 8 giu. 1980, sp. Maria Antonietta Annoscia, da cui: (1) Gemma, n. Bari 7 giu. 1955; (2) Tania, n. Bari 13 febb. 1957, sp. Donato Bottalico; 2) + Pietro, n. Altamura (BA) 22 nov. 1901, sp. Olga d'Ambrosio, da cui: Liliana, n. 1920 [Messina]; 3) Ernesto, n. Altamura (BA) 1910, sp. Eleonora Antonacci, da cui: a) Giuseppe, dott. in med., n. Bari 24 apr. 1946, sp. Michelina de Cuzzi, da cui: (1) Erne­sto, n. Altamura (BA) 14 ag. 1978, dott. in econ. e commercio; (2) Eleonora, n. Altamura (BA) 21 dic. 1981. dott.ssa in giurispr., (3) Marco Giuseppe, n. Altamura (BA) 27 mar. 1986 [Altamura (BA), via C. Fiore 49]; 6) Gaetana, n. Altamura (BA) 7 ag. 1944, sp. avv. Salvatore Pietronella.

Linea Lioy Lupis

Orig. dal matr. (Molfetta, 28 gen. 1813) tra D.Caterina Lupis (+  Molfetta 22 dic. 1853), ult. del ramo dei nobili Lupis di Molfetta, con il nob. Michele Lioy, nob. di Molfetta e Terlizzi. Aggiungono il cognome Lioy e agli albori  del XX sec. si trasf. in Argentina. D. Gaetano Lioy Lupis, f. dei predetti, fu prelato domestico di S.Santità e Cappellano di Obbedienza Magistrale del S.M.O. di Malta. Nacque a Molfetta nel 1830 e fu Rettore della Chiesa del Purgatorio e Padre Spirituale dell' Arciconfraternita della Morte, dal 3 settembre 1851 al 14 novembre 1920, data della sua morte.

+ Gaetano Lioy Lupis, n. Molfetta (BA) 16 gen, 1880,  f. di Francesco (sp. Giuseppina Scoto), di Caterina Lupis e Michele Lioy predetti, si trasferisce in Argentina nel 1904 dove sp. Lili Hoffman, da cui: + Arnaldo Marcelo Torcuato, n. 1927, sp. 1926 Ilda Raquel Dagand, da cui: (a) Marcelo Torcuato, n. Buenos Aires 1957, sp. ivi 1983 Sabrina Cora Ossorio da cui: 1) Justina, n. Buenos Aires 1 ott. 1984; 2) Marcelo Torcuato, n. Buonos Aires 15 dic. 1987; 3) Bernardita, n. Buenos Aires 17 ott. 1991; 4) Maria, n. Buenos Aires 28 sett. 1997; (b) Alejandro Marcelo Torcuato, n. Buenos Aires 1963, da cui: a) Jano Marcelo Torcuato; b) Dante Marcelo Torquato [Buenos Aires, Argentina].

 

RAMO DALMATA

Antichiss. diramazione dal ceppo comune dal quale si staccò con un Lorenzo, frat. di Manfredo Lupis, entrambi notai imp. di Ragusa (Dubrovnik) nel 1291, i quali quivi si trasferirono dall'avita Giovinazzo sull'altra sponda dell'Adriatico. Fu illustrata da Nicola de Lupis, anch’egli notaio imperiale il 25 gennaio 1383, e godette nob. in Sebenico col notaio Giovanni Lupis, documentato dal 1510 al 1529, oltre che in Lesina, Lissa, Stagno ed altre loc. della Dalmazia. Appartenne a questo ramo la nobildonna Anica (Vukovic) de Lupis (+ 1670), che fu la madre del celebre scrittore croato Đuro Baglivi (n. Dubrovnik 8 sett. 1668). Nel sec. XVII si trasferirono sulla penisola di Sabbiocello (Peljesak). Dai tre f. del nob. Tomaso de Lupis (+ 1590) discendono tre linee: da Pietro (sp. nob. Rada Vrana), le linee di Sabbioncello (Pelijesak) e Fiume, detta quest’ult. Anche Luppis (vedi sotto); da Nicolò (sp. nob. Orsola Pierotich) le linee comitali di Lissa e Lesina, poi dette de’ Lupi e Doimi de Lupis  (vedi sotto); da Giacomo (sp. 1665 nob. Vinza Belel) disc. infine le linee rimaste a Sabbioncello (Pelijesak).  Arma: d'oro al lupo rampante al nat. attr. da una fascia di rosso caricata di tre rose d'arg. bord. d'oro. Cimiero: il lupo sorgente

Linea Luppis e Luppis von Rammer

Tradusse in slavo il cognome Lupis (de) in "Vukassinovich" che poi, trasferitasi a Fiume nel corso del XVIII sec. ritradusse in Luppis con il nob. Luca, (f. di Francesco di Pietro e Rada Frana predetti), n. 1696 a Nakovan, sulla Penisola di Sabbioncello (Peljesak), sp. nob. Francesca Kraljevic-Corba e si trasferisce da Nakovan a Vigano, divenendo stipite dei rami di Vigano e di Fiume. Fu illustrata dal nob. Giovanni Luppis, inventore del siluro, nom. perciò bar. con il predicato "von Rammer" (affondatore) con diploma dato dall'imp. Francesco Giuseppe in Vienna il 1° ag. 1869. Ebbe pal. proprio in Fiume. [Roma e Lugano].

+ Luigi Spiridiano Maria Luppis (f. di Francesco (sp. nob. Enrica Lazzarich), di Francesco Massimiliano, di Giacomo, di Luca predetto), n. Fiume 9 magg. 1879, + ivi 4 nov. 1936, sp. bar.ssa. Luisa Ruault-Frappart (n. Vienna 23 febb. 1893 + Merano 18 febb. 1979), da cui: 1) + Ludovico Michele Giuseppe Maria, n. Fiume 5 magg. 1921, generale di div. della ris., comand. batt. a cavallo di Milano, comm. Ord. al Mer. Rep. It., Legion Of Merit U.S.A., passaggio in S.P.E. per mer. di guerra, add. mil. a Washington, sp. 5 sett. 1956 Clelia Zuliani, [Roma: via Montevideo 10]; 2) + Henriette Maria, n. Fiume 1° genn. 1924, ved. Maffi, traduttr. scittr., [Roma: via Spluga 29]. FRATELLI E SORELLE: 1) + Massimiliano, n. Buie d’Istria 14 magg. 1881 + 4 nov. 1946, sp. Maria Franco, da cui: a) Carlo Massimiliano, n. Buie d'Istria 26 magg. 1918, sp. Anna Invernici, da cui: Massimiliano, n. Milano 18 magg. 1964, [Lugano]; 2) + Rosa, n. Fiume, + ivi, sp. bar. Bretfeld; 3) + Giuseppe, n. Fiume, + Laurana 1938, sp. Lui­gia Stinco; 4) + Carlo, n. Fiume, + ivi; 5) + Oscar, n. Fiume, + ivi; 6) + Vittorio, n. Fiume, + ivi.

Linea dei conti de’ Lupi

Origin. dal nob. Francesco de Lupis, creato conte il 12 febbraio 1681 insieme al frat. Simone (da cui la linea Doimi de Lupis, v. oltre), con decreto Dogale dato in Pregadi; Cavaliere ereditario di San Marco il 28 nov. 1687; istituisce il fedecommesso nel 1714 (f. di Nicolò e nob.  Orsola Pierotich predetti), sp. 1668 nob. Cecilia Ivanco (Ivancich ). Da suo fratello Simone disc. la linea estinta nei Doimi (v. oltre, Doimi de Lupis)

+ Eugenio de’ Lupi, co. e cav., nobile di Lesina (f. del co. Luigi, di Bondumier, di Luigi-Alvise, di Simone, di Pietro, di Simone, del co. Francesco e nob. Cecilia Ivanco predetti) n. 8 nov. 1868 + Cast. D’Aviano (UD) 1951; Giornalista, sp.Amelia Racciatti da cui: Gabriella, sp. Luciano Ariano. FRATELLO: cav. Armando dei co. de’ Lupi, + in combatt. in Dalmazia, 1948.  

Linea Doimi de Lupis e Doimi de Lupis Frankopan Subic

Orig. dal matr. della contessa Orsola de Lupis, nobile di Parenzo, f. del conte cav. Nicolò de Lupis (sp. c.ssa Anastasia Radossio, nob. di Concordia), di Simone (n. Lissa 4 gen. 1648),  frat. di Francesco predetto, stipite della linea prec., con il co. Stefano Doimi, nob. di Parenzo e Lissa (capitoli matrim. del 25 novembre 1756), disc. di Nikola Doimi Frangipane o Frankopan, custode della Santa Casa di Nazareth a Tersatto, Dalmazia, 1291-1294 con cognome e titolo di principe Frangipane o Frankopan e principe Subic, per disc. dal pr. Doimo III Frangipani o Frankopan, (+ 1348), conte di Veglia, marito della p.ssa Elisabetta Subic, f. del pr. Iacopo, co. di Bribir (+ post 1347).  I rappresent. di questa linea vengono anche riportati con il cognome nella forma Doimi di DeLupis, a causa di un errorre di trascr. dell'Amministrazione Asburgica nel 1742.  La nobiltà e antichità di questa linea venne formalmente riconosciuta e confermata dal Senato della Repubblica Veneta nel 1753.

Pietro Doimi de Lupis, pr. Frangipane o Frankopan, pr. Subic, conte Doimi de Lupis, de Radossio, de Tollentis, conte e Nobile di Parenzo e Lissa, nob. del S.R.I., n. 1886; + 1964, (f. di Luigi, di Pietro, di Nicolò dei succitati co. Stefano e c.ssa Orsola de Lupis); Giudice a Spalato, sp. Margherita Maria (Marica) Farolfi, nob. di Lissa, da cui: 1) + Antonietta, n. 1927 + 1986, sp. prof. dr. Pio Zlatar; 2)  Luigi Nikola Antonio, pr. Frangipane o Frankopan, pr. Subic, conte Doimi de Lupis, de Radossio, de Tollentis, conte e Nobile di Parenzo e Lissa, nob. del S.R.I., n. 1886; n. Spalato 12 apr. 1939, M.A. (Oxford), banchiere ed avv. a Londra, sp. dott. avv. (barrister), Ingrid Detter, Lindhagen prof. emeritus di diritto internazionale all'universita di Stoccolma, Dr.Phil (Oxford); Jur.dr (Stockholm); Lic. en droit (Paris); Dipl. dir. Eur (Torino), [Castello di Verrey (Francia)] da cui: a) Lady Paola Luisa Marica, pr. Frangipane o Frankopan Subic, co.ssa Doimi de Lupis, nob. di Parenzo e Lissa, nob. del S.R.I., n. Londra 7 ago. 1969, M.A. (Cambridge), D.E.A. (Sorbonne, Parigi), sp. nella Città del Vaticano, Santo Stefano degli Abissini, 4 nov. 2006,  Lord Nicholas Charles Edward Jonathan Windsor dei duchi di Kent, f. di S.A.R. il principe Edward, Duke of Kent, cugino di S.M.R. e I. Elisabetta II d’Inghilterra, da cui:  (1) Albert (Bertie) Louis Philip Edward Windsor, dei duchi di Kent, n. Londra 22 sett. 2007, 27° nella linea di successione al trono inglese; (2) Leopold Ernest August Guelph, n. Londra  5 sett. 2009, 28° nella linea di successione al trono inglese. (3) Louis Arthur Nicholas Felix Windsor, dei duchi di Kent, * 27 maggio 2014, 29° nella linea di successione al trono inglese [Londra, St. James Palace]; b) Peter Jarl Anthony, pr. Frangipane o Frankopan Subic, conte Doimi de Lupis, conte e Nobile di Parenzo e Lissa, nob. del S.R.I., n. 22 marzo 1971, Dr.Phil (Oxford), M.A. & M.Phil.(Cambridge), sp. Douai Abbey (Inghilterra), 12 lug. 1997 Jessica Mary, Sainsbury, f. di Sir Timothy Sainsbury,  da cui: (1) pr. Katarina Anna Luisa, n. 24 ott. 2000; (2) pr. Flora Antonia Perpetua., gemella della prec.; (3) pr. Francesco Luigi Benedetto, n. 25 marzo 2003; (4) pr. Luca Lino Antonio, n. 15 ag. 2006. [Castle Eaton, Oxfordshire, Inghilterra]; c) Christina Ingrid Stephanie, n. 8 marzo 1973, M.A. (Cambridge) sp. 4 sett. 2004, Castello di Verrey (Francia) Patrick Nicholson, resp. comunicaz. Caritas International, Città del Vaticano. [Roma, via Frangipane 24]; d) Nikola Luigi Antonio, pr. Frangipane o Frankopan, co. Doimi de Lupis etc., n. 18 dic. 1975, M.A. (Oxford), M.Phil. (Cambridge), MBA (Columbia), sp. 10 feb. 2007, Farm Street Jesuit Church, Londra, Natasha Oppenheim, M.A. (Oxford), MBA (Colombia); e) Lorenzo Gregorio  Antonio, pr. Frangipane o Frankopan, co. Doimi de Lupis etc., n. 29 dic. 1977, B.A. (Londra), sp. ad Istanbul, 14 giu. 2014, Maria Angelicoussis.                    

FRATELLI: (1) Serafino, co. Doimi de Lupis, sp. Roma, 25 ago. 1932 D. Clotilde Caracciolo dei duchi di Vietri, da cui: a) co. Gian Luigi, n. 1933, sp. Carla Colonnello, da cui: 1) co. Francesco, n. 1963; 2) co. Andrea, n. 1973; (2) co. Lorenzo, dott., sp. Lea Galzigna, da cui: a) c.ssa Paola, n. 1960; b) c.ssa Livia, n. 1962

 

 

 

 

 

 

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La famiglia Lupis è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana,

Ultima Edizione XXIV, 2010-2014, pagg. 932-33 (cenno storico completo nell'Edizione XIX, pagg. 1807-1813)

nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili e Notabili Italiane ed Europee, a partire dalla XIII edizione 

nell' Elenco dei Titolati Italiani e nell' Annuario della Nobiltà Italiana (nuova serie)

L'attuale rappresentante è iscritto nel Registro della Nobiltà Italiana con i titoli di Duca di San Donato e Policastrello, barone di Càlvera, barone, patrizio di Giovinazzo e il trattamento di Don e Donna[3]..

L'Arma dei Lupis, "d'azzuro ai due lupi d'oro controrampanti che reggono un cuore di rosso" , è registrata nel Blasonario Generale Italiano

Con verbale del 15 maggio 1989 è stata accolta nel C.N.E. (Corpo della Nobiltà Europea) con i titoli di 

marchese (m.) barone di Castania e Cuzzoghieri (m.), patrizio di Giovinazzo (m.) e il trattamento di Don e Donna.

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La Casata Lupis nei principali repertori nobiliari italiani

    I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

 Il Cenno storico completo della Casata Lupis nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013, del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani

I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee

I Lupis nella Rivista Araldica

   I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana (nuova serie)

"Collage" grafico dei vari rami della Casata Lupis riportati
nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana
 

 

Alcuni collegamenti esterni:

bulletI Lupis tra le Famiglie nobili di Grotteria
bulletI Lupis nel sito I Casati del Sud
bulletI Lupis nel sito sui Nobili Napoletani
bulletI Lupis su Aristopedia
bulletI Lupis nell'Almanach de Saxe Gotha
bulletI Lupis nell' Almanach of de Holy Roman Empire

 

 

uccessione del titolo di marchese Lupis dei marchesi di Soragna Successione del titolo di marchese Lupis dei marchesi di Soragna VII - XXI sec.

(Nota: per le generazioni antecedenti al sec. XI, ci si è basati sulla genealogia di Ippolito Calandrini. vedi sopra, cap. "Tra leggenda e tradizione". Inoltre, sempre in riferimento alle generazioni antecedenti al secolo XI, si è attribuito ai vari individui il cognome "Lupis" in modo esclusivamente convenzionale e ai soli fini di una più coerente uniformità espositiva in quanto, ovviamente, in quelle epoche non era ancora invalso l'uso generalizzato del cognome patronimico)

 

 

NOTE:

1   vedi: Successione del titolo di duca di San Donato e barone di Calvera dai Sanseverino ai Lupis (englis version here)

2  Nelle clausole dell'investitura del titolo ducale di Grottolelle, del Re Filippo IV di Spagna il 4 giu 1646, al primo concessionario, don Scipione I Macedonio, si stabiliva che il concessionario potesse sempre regolare la succesione con atto testamentario e tale successione venne infatti regolata, in base a quel privilegio, prima dell'abolizione della fedualità, dalla quale poteva emanare soltanto sul diritto successorio, con il testamento del 6° (e ultimo della linea napoletana) Duca di Grottolelle dal 1805, Don Francesco Macedonio e Berio di Salza (* Napoli 4-9-1783 + ivi 4-4-1834), che fissava la successione "in perpetuum" a favore della linea primogenita, e in mancanza a favore della linea collaterale agnatizia maschile. Successivamente, con clausola testamentaria aggiunta poco prima della morte, nel 1834, avendo avuto soltanto due figli morti in fasce, il duca istituiva unico erede del titolo di duca di Grottolelle la linea del cugino don Nicola Saverio Macedonio, (1760 - 1819) (6° barone di Poligori in Calabria; Vice Principe di Roccella nel 1790), unica linea agnatizia superstite dei Macedonio, essendosi tutte le altre estinte agli inizi dell'Ottocento, fissando la successione dei titoli in perpetuum a favore della figlia primogenita di questi, donna Lauretana Macedonio, andata sposa al marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato.

Solo superstite,dunque, il ramo dei Macedoni baroni di Poligori di Grotteria, il cui ramo primogenito si è a sua volta estinto nei marchesi Lupis, baroni di Castania e Cuzzoghieri, con la morte di donna Lauretana Macedonio e Ferrari-Spina, moglie del marchese don Isidoro Lupis e Manso. Il marchese don Isidoro Lupis venne battezzato il giorno della nascita, come recitano i registri dei battesimi della parrocchia di San Nicola a Grotteria, al foglio 139 con i nomi di Isidoro Maria Fortunato Francesco Antonio Vincenzo, nato dal marchese Dr. don Orazio LUPIS Amato 6° barone di Castania e Cuzzoghieri; Governatore e Capitano di Giustizia di Siderno nel 1786 e 1787, (figlio di D. Fortunato e D. Rosa Amato) e dalla sign. D. Giovanna Manso dei marchesi di Villa (figlia di D. Francesco e D. Rosa Infusini) .

Alla sua morte il titolo ducale fu preteso, senza frutto, anche dai cugini de Regina

3 L'ultimo Duca Marco Lupis è stato riconosciuto nei suoi diritti ed iscritto nel "Registro della Nobiltà Italiana - Register of Italian Nobility", nel Gennaio 2008, con i titoli di "Duca di San Donato, barone di Càlvera" etc, come risulta dalla "Rivista Nobiliare", Anno III, n. 4, pag. 6, dove si legge:


"Sono stati iscritti nel Registro della Nobiltà Italiana i Signori:  (omissis)
Don Marco Luca Lorenzo Rosario Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita, Duca di San Donato e Policastrello, Barone di Càlvera, Barone, Patrizio di Giovinazzo (per gli altri titoli vedi in precedenza) (Grotteria-Reggio Calabria) di Don Giovanni Giuseppe Maria e della Nob. Donna Marina Lébano Carucci Pacelli di Leo Sanseverino, Arma: "d'azzurro ai due lupi d'oro controrampanti che reggono un cuore di rosso".

 

The current and 13th Duke of San Donato, has been reconfirmed in all his rights and honours on January 2008, and registered in the "Registro delle Nobiltà Italiana - Register of Italian Nobility" whit the titles of Duke of San Donato and Policastrello, Baron of Càlvera etc

Notes

  1. ^ See: Títulos nobiliarios concedidos por Monarcas españoles en Nápoles existentes en el archivo general de Simancas, . p. 1039-, "Duques - San Donato - A Escipión Sanseverino. Valladolid, 29 de septiembre de 1602"
  2. ^ The present duke obtained a recogniction from the Italian Authorities ("Con sentenza del Consiglio di Stato n. 515 del 3 giu. 1997 e successivo decreto del Ministro di Grazia e Giustizia dell' 11 feb. 1998") of his right to use surnamens and titles of the noble families Macedonio (dukes of Grottolelle, marquises of Ruggiano, Tortora etc, as indicated) and Palermo (princes of Santa Margherita and Santo Stefano etc, as indicated), in force of the fact, recognized by Italian authorities, that he is the unique descendant of those noble families, because donna Lauretana Macedonio, (1797 - 1838) 7th duchess of Grottolelle etc. - that was the last of the Macedonio family and his paternal direct ancestor - married the marquis don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona (1781 - 1853). The couple got the marquis don Orazio III Lupis Macedonio (b. 1830), (married to donna Clementina Guerrisi Floccari, b. 1832) from when the marquis don Giovanni Lupis Macedonio (1865 - 1936), married to donna Dorotea Palermo of Princes of Santa Margherita and Santo Stefano (1863 - 1936) - her too the last of the Palermo prince of Santa Margherita family - and from that couple born the marquis don Orazio IV Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962) , General of the Italian Army, and grand-father of the present duke of San Donato, the marquis don Marco Lupis Macedonio Palermo of Princes of Santa Margherita (1960- ).
  3. ^ See: Títulos nobiliarios concedidos por Monarcas españoles en Nápoles existentes en el archivo general de Simancas. p. 1039-, "Marqués - Ruggiano - A Aníbal Macedonio. Madrid, 16 de noviembre de 1629 "
  4. ^ See note nbr. 2
  5. ^ See note nbr. 2
  6. ^ See: Títulos nobiliarios concedidos por Monarcas españoles en Nápoles existentes en el archivo general de Simancas. p. 1039-, "Marqués - Tortura (sic) - A Aníbal Macedinio (sic). Madrid, 27 de abril de 1624"
  7. ^ See note nbr. 2
  8. ^ "Diploma d'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero alla casata Lupis", StaatArchive (Vienna, Austria) (1683). Retrieved on http://www.genmarenostrum.com/storia/diploma.html. 
  9. ^ "Diploma d'investitura dell'Imperatore del Sacro Romano Impero alla casata Lupis", StaatArchive (Vienna, Austria) (1683). Retrieved on http://www.genmarenostrum.com/storia/diploma.html. 
  10. ^ See note nbr. 2
  11. ^ See note nbr. 2
  12. ^ See note nbr. 2
  13. ^ See note nbr. 2
  14. ^ See note nbr. 2
  15. ^ See note nbr. 2
  16. ^ See note nbr. 2
  17. ^ After the death of the last direct duchess of San Donato, Anna Sanseverino (at the age of 9), the Crown of Naples sold the fief (land) only (not including the title) of San Donato, to the Ametrano family. But Mario Sanseverino, the nearest cousin of duchess Anna, claimed it for himself, referring to an old "privilegio" accorded and confirmed many times to the Sanseverino by the Kings of Naples stated that only the male heirs can inherit titles and fiefs. ""in quantumcunque remotus etiam decimo et ulteriori gradu ex quacumque linea trasversali, adscendenti seu descendenti... Et inter ipsos de cognomine de Sancto Severino progenitura et gradus servatur..." . This genealogy is fully documented, and with "Regio Decreto" on 5th October 1888, those rights were recognized by the former Kingdom of Italy. (see: "Genealogia di Ercole Sanseverino, barone di Càlvera, e suoi discendenti", Napoli 1902, and "Illustrazioni dell'albero genealogico della famiglia Cianci di Leo Sanseverino", Napoli 1906) Those facts originated two claims of two and different  San Donato title, both legal and recognized. One referring to the Ametrano-Sambiase descendants, that bought the land/fief and obtained a new title, without any "blood" relation with the Sanseverino. The another referring to the (Mario) Sanseverino-del Mercato-Lebano descendants, that inherited the original feudal title by direct "blood" connection with the Sanseverino. But the "anomaly" stated below, were "resolved" in favor of the last line of succession (Sanseverino-del Mercato-Lebano) because of the death, without children, of the last representant of the first line of succession (Ametrano-Sambiase), don Ladislao Sambiase Sanseverino, duke of Malvito and prince of Bonifati, born in Naples 14th February 1881 (and succeeded to his brother Paolo + 7 February. 1929), that got no children from his marriage to Margherita Nardi (see "Libro d'oro della Nobiltà Italiana", ediz. XX, vol. XXII, 1990-1994, pag. 538 and Libro d'oro della Nobiltà Mediterranea, on web)
  18. ^ Calorendi è oggi una frazione del comune di Messina, facente parte della Circoscrizione III nella zona Sud del capoluogo presso la frazione Bordonaro, che prende il nome dall'omonimo torrente (Vedi: storia della zona falcata del porto di Messina). Ne parla lo storico messinese Buonfiglio: ""che si vede per scrittura il lascio che una donna greca, dell'isola di Candia, fece d'un oliveto, quale acquistò abitando in Messina, del cui oglio s'accendesse questo notturno lume, et è vicino il torrente di Bordonaro, nella contrada nomata Calorendi".
  19. ^ A proposito della posizione giuridica del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa e della validità legale dei provvedimenti ricognitivi, riportiamo di seguito gli estremi che comprovano tale valore legale in Spagna e Portogallo: El Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa y su Registro Heráldico Genealógico y Nobiliario de los Reinos Hispánicos, que se rige según el Derecho Premial de estos Reinos, es una Institución dependiente del Real Capítulo de Caballeros de Santo Antonio de Lisboa de Arronches, según el artículo cuarto de sus vigentes Estatutos y el Apéndice V de sus Reglamentos y Constituciones, cuya legalidad en el Reino de España se ampara en la Resolución del Secretario General de Administración Pública e Interior de la Junta de Extremadura, de 31 de enero de 2008 y la inscripción del mismo con el número 3929 de la Sección 1ª, siendo sus Fundamentos de Derecho el artículo 22 de la vigente Constitución Española, la Ley Orgánica 1/2002, de 22 de Marzo, el artículo 9.2 del Estatuto de Autonomía de Extrmadura, aprobado por Ley Orgánica 1/1983, de 25 de febrero, el Real Decreto 62/1995, de 24 de enero, el Real Decreto 1497/2003, de 28 de noviembre y la Ley 30/1992 de Régimen Jurídico de las Administraciones públicas y del Procedimiento Administrativo Común de 26 de noviembre de 1992, modificada por la Ley 4/1999, de 14 de enero.
    Igualmente está declarado Entidad de Carácter Social por el Ministerio de Economía y Hacienda, por Acuerdo 10600.08.00018, de 4 de septiembre de 2008, del Delegado de la Agencia Estatal de Administración Tributaria.
    El Presidente del Colegio y Cronista Rey de Armas es Don Francisco Acedo Fernández Pereira, cuyo nombramiento vitalicio fue acordado por Decreto Capitular de 13 de junio de 2007

     

 

 

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I Lupis nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

I Lupis nella Rivista Araldica

I Lupis nell' Elenco dei Titolati Italiani

I Lupis nell' Annuario della Nobiltà Italiana

 
Fonti Archivistiche e Bibliografiche

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: Fonti Archivistiche e Bibliografiche

 

Collegamenti esterni

bulletI Lupis tra le Famiglie nobili di Grotteria
bulletI Lupis nel sito I Casati del Sud
bulletI Lupis nel sito sui Nobili Napoletani
bulletI Lupis su Aristopedia
bulletI Lupis nell'Almanach de Saxe Gotha
bulletI Lupis nell' Almanach of de Holy Roman Empire

 

 

 

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INDICE DELLE FAMIGLIE NOBILI DEL MEDITERRANEO

 


Antonio Lupis
 "Antonio Lupis letterato Italiano. Traduttore del Libro di Geremia. Visse nel secolo XVII - Molfettese"


Diploma di Leopoldo
L'imperatore del Sacro Romano Impro crea conti palatini Giulio e Orazio Lupis


Albero dei nobili Lupis di Molfetta
Bibl. Prov.di Bari, Fondo de Gemmis, Famiglie

 

marchese don Paolino Lupis Correale

Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri

 


marchese don Domenico Lupis Crisafi
Ritratto dell'avvocato marchese don Domenico Lupis Crisafi (1829-1880), storico e numismatico


conte Giovanni Antonio Lupis di Bergamo
Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata''

conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo

Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis


marchese abate don Orazio Lupis
 storico e poeta (1736-1816)

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 

 

Stemma Lupis di Grotteria tratto

da un antico stemmario manoscritto

(Archivio marchesi Lupis Crisafi, Siderno)

 

marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona

1781 - 1853

Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri

 

Palazzo Lupis Giovinazzo
Il duecentesco palazzo della famiglia Lupis a Giovinazzo (BA), in cui nacque il poeta Bisanzio Lupis

 


Palazzo Lupis Grotteria
 Processione di Ognissanti in Piazza Domenico Lupis. A sinistra il Palazzo dei marchesi Lupis. Foto della metà del sec. XX


marchese Generale don Orazio Lupis Macedonio
Il generale marchese don Orazio VI Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962)


Il Serafino di Cantalice di Antonio Lupis
Frontespizio dell'edizione del 1672, Collezione biblioteca marchesi Lupis, Grotteria

 

Palazzo Lupis Grotteria

Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria
 

Carta del Feudo di Castania

Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria

Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo

 

Albero genealogico dei Lupis di Gravina

per  il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645

 

Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas

del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa

 

Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

 

I Lupis nella Rivista Araldica

“Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986

 

I Lupis nella Rivista Nobiliare

 

I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana

"Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati

nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana

 

I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani

I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria

 

Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta


Antonio Lupis
 "Antonio Lupis letterato Italiano. Traduttore del Libro di Geremia. Visse nel secolo XVII - Molfettese"
 


Diploma di Leopoldo
L'imperatore del Sacro Romano Impro crea conti palatini Giulio e Orazio Lupis
 

 

Stemma Lupis nel Blasonario Generale Italiano

 

Decreto Capitolare n. 901 del Cronista Rey de Armas

del Colegio Heráldico Antoniano de Lisboa

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

 


Albero dei nobili Lupis di Molfetta
Bibl. Prov.di Bari, Fondo de Gemmis, Famiglie

 

marchese don Paolino Lupis Correale

Ritratto del marchese don Paolo I (Paolino) de Lupis Correale, 2° barone di Castania e Cuzzoghieri

 


marchese don Domenico Lupis Crisafi
Ritratto dell'avvocato marchese don Domenico Lupis Crisafi (1829-1880), storico e numismatico
 


conte Giovanni Antonio Lupis di Bergamo
Ritratto del conte Giovanni Antonio de' Lupis di Bergamo detto ''Il Farinata''

conte Vittorio Orazio Lupis di Bergamo

Ritratto del conte Vittorio Orazio Lupis
 


marchese abate don Orazio Lupis
 storico e poeta (1736-1816)

 

marchese don Isidoro Lupis Amato de Luna d'Aragona

1781 - 1853

Ritratto di S.E. il marchese don Isidoro II Lupis Manso Amato de Luna d'Aragona, 7° barone di Castania e Cuzzoghieri

 

Palazzo Lupis Giovinazzo
Il duecentesco palazzo della famiglia Lupis a Giovinazzo (BA), in cui nacque il poeta Bisanzio Lupis

Capitano barone Giovanni Lupis von Rammer

Inventore del siluro


Palazzo Lupis Grotteria
 Processione di Ognissanti in Piazza Domenico Lupis. A sinistra il Palazzo dei marchesi Lupis. Foto della metà del sec. XX
 


marchese Generale don Orazio Lupis Macedonio
Il generale marchese don Orazio VI Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita (1892-1962)
 


Il Serafino di Cantalice di Antonio Lupis
Frontespizio dell'edizione del 1672, Collezione biblioteca marchesi Lupis, Grotteria

 

Palazzo Lupis Grotteria

Il portale del Palazzo dei marchesi Lupis-de Luna d'Aragona secolo XVI

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria
 

Carta del Feudo di Castania

Tomaso Rajola. Regio Ingegnere. 1778. Particolare della Pianta della contea di Grotteria

Il feudo di Castania intestato ai Lupis fin dal XVI secolo

 

Albero genealogico dei Lupis di Gravina

per  il Beneficio del SS. Nome di Gesù di Gravina, 1645

 

Donna Diana Macedonio dei duchi di Grottolelle, baroni di Poligori

 

   

I Lupis nell'ultima edizione XXIV , 2010-2014, pagg. 932-33,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

Il Cenno storico completo della Casata Lupis

nell'edizione XIX, 1987-89, pagg 1807-18013,

del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana

I Lupis nella Rivista Araldica

“Note per una storia della famiglia Lupis”, del conte, prof. Franz von Lobstein, balì del S. M. Ordine di Malta, 1986

 

I Lupis nella Rivista Nobiliare

 

I Lupis nell'Annuario della Nobiltà Italiana

"Collage" fotografico dei vari rami della Casata Lupis riportati

nella Nuova Serie dell'Annuario della Nobiltà Italiana

I Lupis nell'Elenco dei titolati Italiani

I Lupis nell'Albo d'Oro delle Famiglie Nobili Italiane ed Europee

 

Stemma Lupis di Grotteria nel Blasonario di Corte

della Biblioteca Nazionale di Napoli,

manoscritto XVII.25, f. 148, anno 1637

 


stemma dei marchesi Lupis Grotteria

 

Ritratto di Mons. Gaetano Lioy - Lupis, opera di Liborio Romano, Chiesa del Purgatorio, Molfetta